WIKILEAKS, JULIAN ASSANGE SI E' VOLONTARIAMENTE CONSEGNATO / Scotland Yard ha così arrestato, come ben sapete, Julian Assange, il fondatore di Wikeleaks, l'uomo più ricercato al mondo. Ultime news Wikileaks, Londra - E' stato per alcuni giorni l'uomo più ricercato al mondo. Si tratta del fondatore di Wikileaks, Julian Assange, avvocato di 39 anni originario del Queensland, Australia. Il suo Wikileaks è stato capace di provocare un terremoto planetario e non c'era nazione che non ne desiderasse la testa. Tutti hanno pressato affinchè Julian Assange e il suo sito venissero fermati. Così Scotland Yard ha ricevuto il mandato d'arresto europeo per farlo comparire davanti a un magistrato. Assange si è volontariamente consegnato alla polizia britannica per farsi arrestare.
Julian Assange si è consegnato spontaneamente a Scotland Yard e rimarrà in carcere almeno fino al 14 dicembre 2010. Il giudice Howard Riddle del
tribunale di Westminster a Londra ha giudicato l’hacker
australiano a rischio di fuga e gli ha negato la libertà su cauzione
dopo che il fondatore di Wikileaks si era presentato
volontariamente agli agenti di un posto di polizia a Londra. « Julian Assange è innocente,
quello nei suoi confronti è un processo politico», ha detto l’avvocato
Mark Stephens, in aula con cravatta a teschi e tibie da `pirata di
Internet´, mentre il capo di Wikileaks veniva tradotto in carcere tra
ali di folla che gli gridavano `Julian We Love You´.
Tranquillo, con un abito blu
e camicia bianca, Julian Assange ha respinto nell’aula di Westminster le
accuse per cui la Svezia vuole metterlo sotto processo (2 reati di
molestie sessuali, 1 di stupro, 1 di coercizione illegale). L'avvocato
Stephens, pronto ad offrire 180 mila sterline raccolte con l’aiuto del
regista Ken Loach, la attivista per i diritti umani Jemima Kahn (ex
fidanzata di Hugh Grant) e il giornalista australiano John Pilger, ha detto che tornerà alla carica forse anche prima della prossima
udienza che il giudice Riddle ha fissato per il 14 dicembre 2010.
Ora Julian Assange è stato condotto nella prigione di
Wandsworth. Con i bonifici bloccati per un ulteriore boicottaggio di Visa e
Mastercard, Wikileaks non ha battuto ciglio dopo la decisione
del tribunale: «La pubblicazione dei documenti prosegue come nei
piani», ha riferito il portavoce di Wikileaks Kristinn Hrafnsson lasciando intendere che
l’arresto di Julian Annsange non scatenerà sul web il "Giorno del Giudizio":
l’apertura della «cassaforte», il «file di assicurazione» con i restanti
documenti segreti - criptato con una password di 256 caratteri -
scaricato online da miglaia e migliaia di persone.
E' passato oltre un mese, da quando era stato visto in Svizzera, a Ginevra, che Julian Assange era introvabile.
Si è saputo oggi che, mentre una parte del mondo gli dava la caccia, lil fondatore di Wikileaks tranquillamente si recava al noto Frontline
Club, il club dei giornalisti di Paddington finanziato da George Soros, e
la casa di una donna sua amica.
Julian Assange si è consegnato agli
agenti dell’unità estradizioni di Scotland Yard dopo dodici ore di negoziati
tra i suoi avvocati e la polizia di Londra. Il fondatore di Wikileaks è arrivato nel tribunale vicino al Palazzo del Parlamento passando da
un’ingresso posteriore per evitare le centinaia di giornalisti pronti a scrivere i particolari delle accuse nei confronti di Julian Assange, la cui crociata in nome del trionfo della verità sulla
segretezza (riportata oggi in un editoriale sull’Australian con una nota "vintage" di Rupert Murdoch) rischia di naufragare
sugli scogli di 2 rapporti sessuali non protetti nell’agosto scorso. Al centro della vicenda, 2 ragazze svedesi conosciute in quei giorni: da
consenzienti, avrebbero chiesto a Julian Assange di fermarsi.
Per molti si tratterebbe di una trappola ben architettata contro Assange. Se comunque in Svezia si punta sul sesso per bloccare il guru delle Wikileaks, negli Usa c’è invece chi preme per far sbattere dentro
per spionaggio il capo di Wikileaks (così il quotidiano Wall Street Journal la
senatrice democratica USA Dianne Feinstein). «Quel che ha fatto Wikileaks è
un crimine per gli Stati Uniti», ha commentato il portavoce del
Dipartimento di Stato P. J. Crowley.
Da questi fatti apprendi che non viviamo in una democrazia, ma in un mondo dove tutto è controllato dai Nuovi Prepotenti, USA in testa.
LUNGA VITA AD ASSANGE. Jim Garrison, che riaprì il caso Warren su JFK ebbe dagli organismi governativi lo stesso trattamento che sta ricevendo Assange.Non ci serve una particolare intelligenza per comprendere che le falsità sono quelle che ci propinano i venditori di fumo della politica internazionale attraverso i loro Mass Media e che la verità si dice solo dietro le quinte, quando le pecore che vanno al macello non possono ascoltarli. Le Banche, poi, che bloccano i conti delle donazione verso Assange è un´altra prova evidente del marcio che c´è in tutto il sistema finanziario internazionale.
Invece di occuparsi di Silvio Berlusconi e Frattini per i documenti compromettenti che stanno emergenda da Wikileaks, qui si pensa di sbattere in galera chi ha spalancato la pentola verminosa del IV Reich.
commento inviato il 09/12/2010 alle 1:07 da ALESSIO DI BENEDETTO