Considerate le prese di posizioni fin qui dichiarate da varie fonti, interessate a vario titolo all’argomento, anche l’Ascom Confcommercio di Viterbo e la FIPE Provinciale intendono prendere una posizione ufficiale sulla querelle di “pizzette e cornetti” scatenatasi attorno alla proposta di delibera avanzata dall’assessore Muroni e condivisa la scorsa settimana in un apposito incontro aperto a tutte le associazioni di categoria.
Innanzitutto va chiarito che il provvedimento nel suo complesso tende a raccogliere e riassumere in un unico documento le normative vigenti in tema di orari, sia di carattere nazionale che regionale, riferite alle attività di somministrazione ed anche agli esercizi commerciali ed artigianali del comparto alimentare.
In uno dei punti trattati si prevede che, per un principio condiviso di uniformità di trattamento, le attività artigianali di pizzerie, pasticcerie, panetterie, gastronomie e simili devono adeguare il proprio orario di apertura e chiusura al pubblico a quello stabilito dalla norma nazionale in materia di commercio al dettaglio, ciò nel momento in cui vendono direttamente alla clientela quanto realizzato nel luogo di produzione o in locali ad esso attigui.
Rimane ovviamente piena libertà d’orario per l’attività di produzione, come stabilito dalla normativa inerente le attività artigianali.
L’intera proposta è pervenuta alle associazioni all’inizio di agosto al fine di meglio ponderarne il contenuto e solo a metà settembre, nel corso di una riunione appositamente convocata, l’assessore ha chiesto ad ognuno se vi fossero proposte od obiezioni da muovere alla bozza di provvedimento.
Sul tema specifico dell’equiparazione degli orari di vendita degli esercizi commerciali e delle attività artigianali abbiamo chiesto e ottenuto nella circostanza conferma delle intenzioni dell’amministrazione comunale, la quale ha anche avuto modo di precisare che il provvedimento avrebbe avuto una valenza generalizzata ed ordinaria, salvo deroghe di volta in volta concedibili in casi eccezionali come ad esempio la notte bianca o il trasporto della Macchina di S.Rosa.
Come Ascom Confcommercio e FIPE Provinciale abbiamo da subito accolto con favore la proposta formalizzata dall’assessore in quanto la riteniamo idonea a riequilibrare situazioni di mercato che presentavano nel caso di specie difformità lesive delle regole di un commercio equo e concordato.
Anche da un punto di vista formale riteniamo che il comportamento tenuto nella circostanza dall’assessore Muroni sia stato quanto mai corretto e trasparente nei riguardi delle categorie interessate al provvedimento e ciò non per piaggeria verso l’amministrazione comunale che invece meglio avrebbe fatto a consultare le associazioni territoriali prima dell’emanazione delle misure a tutela della sicurezza urbana e dell’incolumità pubblica, soprattutto per condividere quei provvedimenti che coinvolgono in prima persona gli esercizi di somministrazione delle bevande alimentari.
Per concludere auspichiamo l’adozione in tempi brevissimi della proposta di delibera sottoposta al nostro parere sicuri che la stessa non toglierà ai cittadini viterbesi il piacere di gustare alle ore appropriate e presso esercizi regolarmente autorizzati una buona pizza o un cornetto caldo ….
Il Direttore ASCOM Confcommercio
Il Presidente FIPE Provinciale di Viterbo
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