Crisi Libia, ritorno italiani, ultime notizie - Attenzione alla Libia. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ieri ha suonato l'allarme alla Camera. Davanti ai deputati ha parlato chiaramente di emergenza umanitaria e di centinaia di migliaia di profughi pronti a rischiare la vita pur di sbarcare sulle nostre coste. E certo non si può pensare di respingere un'onda umana anomala e di proporzioni gigantesche, che fugge dalla guerra e dalle stragi. L'Europa per ora sembra restia a prendere decisioni, ma il ministro Maroni ha già dato avvio a incontri multilaterali con i Paesi mediterranei che chiederanno unitamente aiuti economici e logistici per affrontare una situazione esplosiva.
Gli equilibri del mondo che abbiamo conosciuto fino ad oggi stanno cambiando velocemente e l'Europa, purtroppo, si scopre in ritardo e sprovvista di strategia comunitaria. In questo momento la priorità è di portare a casa sani e salvi tutti i connazionali che ne facciano richiesta, prima che in Libia precipitino gli eventi.
La Farnesina sta provvedendo anche con mezzi speciali, aerei e navali, non soltanto civili. Siamo in contatto continuo con il ministero degli Esteri per conoscere la situazione degli italiani residenti in quelle aree, anche per tenere informate come è nostro compito le famiglie che ci chiedono notizie.
Bisogna considerare che il colonnello Gheddafi non è Mubarak, nè Ben Ali: prima di arrendersi potrebbe mettere in atto azioni distruttive di portata gigantesca, e non parliamo solo di incendio dei pozzi petroliferi, pensiamo alle armi chimiche e ai missili che abbiamo dovuto sperimentare in altre tristi circostanze. L'Italia non può essere lasciata sola, la minaccia è totale e la risposta dell'Europa deve arrivare al più presto.
Massimo Romagnoli, PdL
Presidente Movimento delle Libertà