Così, più per scommessa con se stessi, grandi ex pilastri del Rugby Viterbo come Marco Lanzi, Umberto Cemicetti, Latilla, Bruno Grassotti, Scorsi, Guerra, e altri non praticanti – Natalini, Petroselli, Calpicchi, Moricone – e altri ancora papà dei bambini del mini rugby si gettarono nella mischia per poter cominciare a gustare quel sapore particolare che trasmette la palla ovale. Insieme si sono trovati benissimo, tanto da formare una vera squadra da far invidia ad altre molto più quotate che praticano campionati importanti.
E dopo un timido inizio, comunque vincente, contro Norcia, Civita Castellana, Civitavecchia e Oriolo gli Old Viterbo cominciano a remare a vele spiegate e battere, via via, Capitolina, Anzio, Muccati fino a partecipare a un grande torneo internazionale a Barcellona dove superano una squadra irlandese, pareggiano con una francese perdendo soltanto da un'altra francese decisamente di un'altra categoria. Ed ancora, portano a Viterbo, e vincono, con tanto di Inno di Mameli, una squadra gallese (con la birra però hanno vinto loro nell'indimenticabile terzo tempo).
Oltre all'aspetto agonistico, gli Old Viterbo si sono dedicati ad importanti iniziative come la realizzazione di un calendario, con loro stessi protagonisti, la cui vendita, con l'aiuto di alcuni sponsor, è andata interamente in beneficenza
Gli Old si dedicano anche ad aiutare nella manutenzione del campo da gioco: eccoli così di volta in volta muratori, giardinieri, imbianchini ecc..
Un bella realtà, quindi, a cui hanno contribuito anche le loro dolci metà e i loro bambini sempre al loro fianco, pronti a collaborare e a trascorrere insieme ore felici e spensierate.
Infine, un messaggio ai giovani: se c'è una cosa che davvero non passa mai di moda questa è lo Sport
ed in particolare il Rugby che, oltretutto, come recita una famosa pubblicità, “unisce non divide”.
Umberto Cemicetti