L'ultimo allarme viene dagli studiosi russi secondo i quali milioni di tonnellate di metano si apprestano a finire nell'atmosfera. Questo gas serra trattiene il calore nell'atmosfera 21 volte più di quanto faccia l'anidride carbonica.
Un'equipe di scienziati che ha navigato lungo l'intera costa settentrionale della Russia ha rilevato concentrazioni estremamente alte di metano in diverse aree della Siberia. Negli ultimi giorni, inoltre, i ricercatori hanno visto il mare ribollire a causa del gas che e' riuscito a attraversare lo strato sottomarino di permafrost, ora in fase di scioglimento. ''In precedenza, avevamo documentato livelli elevati di metano gia' sciolto nell'acqua. Ieri, per la prima volta, abbiamo trovato un punto in cui l'emissione di metano era cosi' intensa che il gas non aveva il tempo di sciogliersi nell'acqua e giungeva in superficie sotto forma di bolle'', ha scritto qualche giorno fa in un'email Orjan Gustafsson, uno degli studiosi della spedizione scientifica a bordo della nave russa 'Jacob Smirnitskyi'. Quanto registrato dagli studiosi sarebbe l'inizio di un ciclo devastante che accelererebbe esponenzialmente il surriscaldamento globale.
Negli ultimi decenni la temperatura delle zone artiche e' salita di circa 4 gradi centigradi, facendo diminuire in maniera notevole l'estensione delle aree coperte da ghiacci anche durante l'estate. Secondo gli scienziati la perdita della coltre di ghiaccio rappresenta un'ulteriore spinta per un surriscaldamento globale sempre piu' rapido, dato che l'oceano assorbe piu' calore di quanto invece viene riflesso dalla superficie ghiacciata.
Alessandro Maria Marcoaldi
Commenti |
||
nessun commento... |