CARABINIERI AGGREDITI NEL GROSSETANO, istituzioni concordi: necessaria una norma che disciplini i rave party. Ultime notizie - Grosseto - E' stata di inaudita ferocia l'aggressione che due carabinieri hanno subito ad un posto di blocco nel grossetano mentre svolgevano il loro servizio.
Brutalmente picchiati con calci e bastonate da quattro giovani che stavano prendendo parte ad un rave organizzato a pochi chilometri di distanza, ora uno di loro si trova in coma, mentre l'altro è fuori pericolo ma rischia di perdere un occhio.
Sul gravissimo episodio le istituzioni sono concordi: è necessario trovare il modo di regolare questi rave in cui droga e alcol  la fanno da padroni.

“L’iniziativa del Presidente della Regione Enrico Rossi  a seguito dell’aggressione dei due carabinieri di lunedì scorso ha il mio pieno sostegno e la mia piena condivisione.” E’ quanto fa sapere il Presidente della Provincia di Firenze dopo il tragico episodio di lunedì scorso che ha spinto il Presidente della Regione a sollecitare interventi legislativi di ordine sia nazionale che regionale.


“Una decisione da parte delle istituzioni non è più rimandabile – ha aggiunto il Presidente Barducci - e non c’è nessun rigurgito giustizialista nel chiedere che i responsabili dell’aggressione siano puniti e nel voler studiare un sistema che argini il più possibile le degenerazioni a cui troppo spesso portano i rave party. Credo invece che ci sia un vero desiderio di intervenire e una forte assunzione di responsabilità da parte di Rossi”.

“Ha ragione il Presidente della Regione nel ritenere essenziale sia che il governo disciplini i rave party in termini di ordine pubblico e sicurezza, sia che si consenta alle istituzioni locali, tramite una normativa regionale, di poter effettuare il controlli e la prevenzione necessaria ad impedire che si ripetano episodi del genere”.

“Torno a ribadire che quello che è accaduto – ha concluso Barducci - è un episodio estraneo alla cultura della nostra gente, ma che purtroppo ci mette in guardia nei confronti di quelli che giustamente Rossi ha chiamato segni di regresso, e di uno smarrimento, aggiungo io, a cui dobbiamo cercare in ogni modo di dare una risposta culturale, oltreché normativa, senza per questo giustificarlo. La libertà di riunirsi e di divertirsi non può portare all’annullamento di qualsiasi regola e meno che mai di se stessi, e non è pensabile che lo Stato e le forze dell’ordine non abbiano la possibilità di intervenire in situazioni in cui si consumano droghe solo perché queste si svolgono in proprietà private”.

Commenti

  nessun commento...
add
add

Altre News Attualità

TV, Osvaldo Bevilacqua e Sergio Cesarini promuovono Viterbo

Osvaldo Bevilacqua, giornalista detentore dal 2015 del Guinness World Records TV per il Travel...

Bolzano, Loacker: dolce ricetta aziendale dalla squisita bontà famigliare

Sostenibilità significa avere uno stile di vita rispettoso delle risorse a disposizione, in grado...

DOBBIAMO MOLLARE? /riflessioni su TarquiniaCittà di Luigi Daga. Cita le infiltrazioni mafiose a Tuscania

A seguire l\'articolo scritto 15 anni fa da Luigi Daga sul giornale Tarquinia...

VITERBO: A PIEDI DAL QUARTIERE RESPOGLIO ALLA QUERCIA ATTRAVERSANDO LO STORICO PERGOLATO

Attualmente a Viterbo il quartiere Respoglio è collegato a La...

Domenica 3 dicembre gratis a Palazzo Farnese di Caprarola e Villa Lante

Un’occasione da non perdere per visitare Villa Lante il meraviglioso parco con i suoi giardini...

Tuscia, a Viterbo prende forma la prima Comunità Energetica locale

È stata costituita a Viterbo, su iniziativa di un gruppo di cittadini, la Comunità Energetica...

Mega-antenna vicina alla storica Basilica della Quercia a Viterbo

Uno scempio contro il paesaggio di Viterbo e i suoi pregevoli monumenti, e un rischio per la...