REFERENDUM GIUGNO, Radio Rai cancella programma su Referendum. Clamoroso attacco alla democrazia. Ultime notizie - Roma - Quanto accaduto ad un programma Radio Rai di qualche giorno fa rende un quadro piuttosto chiaro di quale sia la strategia messa in campo per ammazzare il referendum del 12-13 giugno 2011.

Mariachiara Alberton, ricercatrice che si occupa di diritto ambientale e di risorse idriche, doveva intervenire al programma per parlare appunto sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche, per l'appunto uno dei temi centrali del suddetto referendum.

Il suo intervento, programmato da ormai due settimane, è stato cancellato all'ultimo momento insieme a tutto il programma, a causa di una circolare RAI che con effetto immediato vietava a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno.

"Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui 'il servizio pubblico' viene messo a tacere" - ha dichiarato Mariachiara Alberton - "e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa  ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.
Il referendum è evidentemente anche questo!"




RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perchè il Governo non farà passare gli spot nè in Rai nè a Mediaset.
Si ricorda che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E' necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone.


Commenti

sono molto preoccupata dalla classe dirigente di questo paese; dov´è finito il buon senso
commento inviato il 14/05/2011 alle 6:25 da claudia  
le stanno provando tutte per non farci votare. mi danno il voltastomaco. tutte le menate sulla moratoria al nucleare altro non è che uno squallido tentativo del governo di ammansire le coscienze in attesa di ritirare fuori l´opzione nucleare (e la privatizzazione dell´acqua, ovvio) tra un anno. la posta in gioco è molto alta. ma dopo lo tsunami elettorale di ieri sono un pò meno pessimista. In Italia, forse, c´è ancora gente che pensa. Abbasso berlusconi e tutti le persone(se cosi le vogliamo chiamare) che fanno politica(e soldi) sulla nostra pelle.
commento inviato il 17/05/2011 alle 8:52 da patrizio  
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