Sono solo alcuni degli aspetti caratterizzanti il libro Dove la vita si nasconde alla morte, diario della guerra d’Etiopia di un soldato italiano, recentemente ritrovato e pubblicato dalla Casa Editrice Davide Ghaleb, nella collana “Fogli di Vita” diretta da Gabriella Norcia.
Il libro, curato da Daniele Camilli ed Emanuele Trevi, contenente un’appendice fotografica di immagini inedite riportate dall’Africa dall’autore, è la trascrizione fedele di sei quaderni che Elvio Cardarelli, soldato con mansioni di autista in Africa Orientale, ha scritto dal 12 febbraio 1935, giorno della sua chiamata alle armi, al 5 gennaio del 1937, ultimo giorno della sua permanenza in Africa. Elvio morirà appena 15 giorni dopo il suo ritorno in Italia (gennaio 1937) e i suoi diari verranno tenuti nascosti dai familiari per ben 70 anni, fino alla decisione, da parte di Enzo Fiorentini, (nipote dell’autore) di pubblicarli, per dare un contributo agli studi e alla ricerca sulle vicende che caratterizzarono la conquista dell’Etiopia da parte dell’esercito italiano.
Un libro importante dal punto di vista storico e letterario.
Elvio Cardarelli descrive meticolosamente le sue giornate di guerra tracciandone tutte le fasi, dai momenti di vita quotidiana ai racconti drammatici, come l’atroce conferma dell’uso dei gas e dei lanciafiamme, lo sterminio di vecchi, donne e bambini, la distruzione di interi villaggi, la disorganizzazione dei comandi militari e la falsa propaganda del regime fascista.
In questo diario Elvio Cardarelli, come cita nel saggio introduttivo Daniele Camilli, c’è la rivelazione e la profezia dell’8 settembre 1943.
Un documento unico mai pubblicato finora.
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