NUCLEARE ITALIA, IL GOVERNO BERLUSCONI e il decreto ''omnibus'' per cancellare il referendum sul nucleare. Ultime notizie Roma - Attraverso il cosiddetto decreto "omnibus" il governo Berlusconi vuole evitare che gli italiani vadano a votare sul nucleare al prossimo imminente referendum del 12-13 giugno 2011.
Per riuscire nell'intento si dovrebbe riuscire a trasformare il decreto in legge entro il 30 maggio prossimo.
Intanto la Camera dei Deputati ha dato il via libera approvando il testo per poi procedere al voto finale.
La maggioranza è ben consapevole, infatti, che, se si andasse a votare, gli italiani esprimerebbero in maniera netta la loro contrarietà al programma pro nucleare del governo Berlusconi, come già successo in Sardegna per esempio.
Quindi, l'obiettivo è fare una legge che non abbandoni il progetto, ma di fatto lo rinvii di un anno, quando magari l'effetto tragedia giapponese si sarà ridimensionato, e si potrà tornare alla carica.
In sostanza, pur di non rinunciare al nucleare, il governo di Silvio Berlusconi è disposto a rinviarlo, togliendo agli Italiani il diritto di scegliere il proprio futuro.
D'altra parte lo stesso Berlusconi ha a suo tempo ammesso che rinunciare agli impegni e ai programmi già presi sul versante nucleare con molte forze economiche europee e mondiali sarebbe un autentico e clamoroso autogoal.
Ma allora, se tutto è già stato deciso, quanto vale il voto del cittadino e che senso ha il referendum?
Per Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, "siamo dinanzi all’ennesima giornata della vergogna."