CINEMAMBIENTE E GREEN CROSS, film capolavoro internazionale cercasi. Ultime notizie - Il Festival Cinemambiente chiama Green Cross. Per il quarto anno consecutivo l’organizzazione ambientalista fondata da Mikhail Gorbaciov torna a collaborare all’iniziativa che si svolgerà a Torino dal 31 maggio al 5 giugno.
In concorso tanti documentari italiani e internazionali e cortometraggi che quest’anno, più che mai, susciteranno l’interesse dell’opinione pubblica dopo i tanti disastri ambientali degli ultimi mesi. In cima alla lista il sisma e il conseguente tsnunami che hanno colpito il Giappone e causato l’incidente nucleare di Fukushima.
Nella sezione internazionale, incentrato proprio sul tema del nucleare e in particolare sul problema delle scorie sarà il film “Into Eternity”, di Michael Madsen, ma svariati saranno gli argomenti di respiro globale, a cominciare dall’eredità ambientale per le generazioni future che verrà trattata dal film “Severn - The Voice of Our Children”, fino ad arrivare ai problemi del cambiamento climatico in “There Once was an Island” e della biodiversità in “Vertige d’une rencontre”. Problematiche più specifiche saranno, invece, oggetto dei film “Taste the Waste”, “Waste Land” e “I Bought a Rainforest” che affronteranno rispettivamente il tema degli sprechi alimentari, dei rifiuti e della salvaguardia delle foreste. Non mancheranno anche esempi positivi che saranno raccontati dai film “Solartaxi - Around the World with the Sun”, sulle opportunità offerte dalle energie alternative, e “Unser Garten Eden”, sul giardinaggio e la multiculturalità. Infine, nel film “When China Met Africa” verranno affrontate le ripercussioni economiche e sociali generate dai concordati tra Stati.
Tra i giurati selezionati da Green Cross, chiamati ad assegnare la Menzione speciale a uno dei 10 documentari internazionali, i già convocati per le passate edizioni Marco Gisotti, giornalista e divulgatore, e Maurizio Paffetti, autore televisivo e produttore indipendente. Nuovo ingresso, invece, per Antonella Bussi, condirettore della rivista di moda Marie Claire.
«Sono onorata di far parte di questa giuria – dichiara Antonella Bussi – sia per interesse personale sia in quanto Marie Claire è da sempre molto attenta alle tematiche legate all’ambiente e ai progetti di natura sociale».
«Visionando i documentari – conclude il condirettore della rivista –, devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa perché sono tutti di notevole qualità, con tematiche molto attuali e altamente educative. Sarei contenta se potessero essere utilizzati in futuro come materiale di studio».
Per il verdetto finale si dovrà attendere il 5 giugno, giornata in cui si svolgerà la premiazione ma anche la celebrazione, dal parte del Festival, della Giornata Mondiale dell’Ambiente.