Tuscia, ultime news - Una èquipe di scienziati dellUniversità di Viterbo ha dimostrato che è possibile far viaggiare nello spazio la vita. Lo ha fatto con un esperimento durato 18 mesi e portato in orbita da una navicella della NASA. Così il Magnifico Rettore dellAteneo Viterbese prof. Marco Mancini, ha presentato i risultati di un esperimento unico nel suo genere che si è completato da poche settimane. Un vanto per lUniversità della Tuscia che da anni è impegnata in molte missioni spaziali con diversi esperimenti che coinvolgono le varie Facoltà.
Ad illustrare i risultati di questultimo esperimento il prof. Silvano Onofri, coordinatore del progetto, la professoressa Laura Zucconi , la dottoressa Laura Selbmann ed il dott. Giuliano Scalzini tutti della Facoltà di Scienze Matematiche, fisiche e Naturali dellUniversità della Tuscia.
Come hanno spiegato sono stati prelevati dallAntartide, dove si è recata léquipe di scienziati viterbesi, campioni di microfunghi che crescono sulle rocce. Sono stati individuati proprio lì perché in quei luoghi ci sono microorganismi assai resistenti e perché le condizioni di vita sono più simili a quelle dello spazio: temperature freddissime e estrema aridità. Poi sono stati collocati allinterno di contenitori ed inviati nello spazio per osservare il loro comportamento. Sono stati esposti nel modulo Expose-E fuori della navicella spaziale per 18 mesi.
Al ritorno i microfunghi sono stati trasferiti ad un centro di ricerca specializzato in Olanda dove il risultato è stato eccellente. Non solo erano tutti vivi, ma gran parte di loro si era anche riprodotta. Dunque la vita può viaggiare nello spazio e si può ipotizzare che rocce e meteoriti trasportino da un pianeta allaltro forme di vita. Questo esperimento, ha detto il prof. Onofri, è stato particolarmente importante perché i micro funghi sono specie molto simili agli animali e alle piante. Nella nostra galassia, ha detto ancora il prof. Onofri, ci sono 1.250 pianeti simili alla Terra e altri 500.000 dove esistono tipi di roccia, dunque la vita non è esclusiva del nostro pianeta.