NUCLEARE STOP, AVANTI CON LE RINNOVABILI. Asso Energie Future: rimettere subito mani al Quarto Conto Energia. Ultime notizie Roma - La valanga dei SI’ contro il nucleare riapre con forza il discorso
sullo sviluppo delle rinnovabili che il Governo ha di fatto lasciato
arenare con il cosiddetto Quarto Conto Energia. “Ci hanno
raccontato che il 25% dell’energia italiana doveva venire dal
nucleare, oggi ci raccontano che si riaprirà la strada alla
produzione elettrica da sole e da vento, con uno schioccare di dita.
C’è un unico modo: fare qualcosa di concreto e non chiacchiere.
Occorre rimettere subito mani al
Quarto Conto Energia, aprendo un percorso che veda la partecipazione
degli imprenditori del settore, del mondo ambientalista e anche
sindacale”, afferma
Massimo Sapienza, presidente di Asso Energie Future, l’associazione
di produttori di rinnovabili che si è battuta in prima linea contro
il decreto Romani e poi contro il provvedimento del governo che di
fatto rende assolutamente impervio lo sviluppo delle
rinnovabili.
“Basta con le
alzate di ingegno che hanno portato a dismettere il Terzo Conto
Energia appena dopo sei mesi la sua approvazione, hanno cambiato le
carte in tavola buttando all’aria ogni principio di partecipazione
della società civile nelle decisioni del Palazzo. Si sono aperte le
porte solo alle ragioni dei grandi monopolisti dell’energia”,
continua Sapienza. E oggi, appena dopo il voto che ha cancellato
l’utopia nuclearista, “occorre di nuovo fare i conti con le
stesse lobby che hanno appoggiato il ritorno all’atomo in nome del
loro portafoglio. Perché il nucleare era un futuro pericoloso da
tutti i punti di vista, mentre il carbone è una scelta consolidata,
appoggiata da lobby ben consolidate”.
Insomma,
“non basta citare le rinnovabili
come uscita di sicurezza dall’imbuto in cui il Governo si è messo
da solo. Le rinnovabili non sono un ‘cerotto’ sugli errori di
programmazione energetica fatti dal Governo. Si convochi
immediatamente una conferenza nazionale sull’energia, con i tempi e
i modi giusti, per dare un futuro pulito al Paese”,
conclude il presidente di AEF.