Al Prefetto di Viterbo
e per opportuna conoscenza:
al Sindaco del Comune di Caprarola
al Sindaco del Comune di Ronciglione
al Direttore generale della Asl di Viterbo
al Presidente della Provincia di Viterbo
all’Assessore all’ambiente della Provincia di Viterbo
al Presidente della Giunta Regionale del Lazio
all’Assessore all’ambiente della Regione Lazio
all’Arpa Lazio – sezione di Viterbo
Oggetto: mancata risposta dei Sindaci dei comuni di Caprarola e Ronciglione alla richiesta dell’Associazione italiana medici per l'ambiente ISDE (International Society of Doctors for the Environment - Italia) sezione di Viterbo, di avere copia della documentazione relativa alla potabilità e salubrità delle acque del lago di Vico, con particolare riferimento alla presenza di cianobatteri della specie Plankthotrix rubescens.
Egregio Prefetto,
la informo che in data 24 giugno 2008, abbiamo inviato una lettera ai sindaci di Ronciglione e Caprarola nella quale si esprimeva forte preoccupazione per i gravi danni alla salute che la presenza dell’alga Plankthotrix rubescens nelle acque del lago di Vico può determinare.
Successivamente in data 14 agosto 2008, ai sensi della legge 241/90 art.22, chiedevamo copia della documentazione relativa alla potabilità e salubrità delle acque del lago di Vico con particolare riferimento alla presenza di cianobatteri della specie Plankthotrix rubescens.
A tutt’oggi non è giunta alcuna risposta alle due lettere della nostra associazione.
Come dimostrato da innumerevoli studi e dalla letteratura scientifica, l’alga Plankthotrix rubescens e le tossine che essa produce possono causare gravissime malattie alle persone e danno all’ambiente. Gli acquedotti dei comuni di Caprarola e Ronciglione sono alimentati dalle acque del lago di Vico e questo è il motivo della nostra forte preoccupazione.
Sappiamo che la ASL di Viterbo-Servizio Igiene Pubblica, sez.4-, in data 4 gennaio 2008, 26 marzo 2008, ed il 28 maggio 2008 ha informato i sindaci dei risultati che hanno riscontrato la presenza cianobatteri nelle acque destinate a consumo umano e ha chiesto di conoscere quali misure gli stessi avessero adottato dal momento della prima comunicazione, al fine di tutelare la qualità dell’acqua distribuita dagli acquedotti pubblici.
Egregio Prefetto,
le chiediamo di fare quanto in suo potere perché siano resi noti e messi a disposizione dei cittadini, tutti gli atti posti in essere dai sindaci per la tutela della salute delle persone e dell’ecosistema del lago di Vico, nel rispetto dell’articolo 32 e 28 della Costituzione e dell'art. 50 del D. Lgs. 267/2000.
Certa della sua attenzione, voglia gradire
distinti saluti,
dottoressa Antonella Litta
referente per Viterbo e Provincia dell’Associazione italiana medici per l'ambiente ISDE(International Society of Doctors for the Environment-Italia)
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