CODICE ANTIMAFIA

LOTTA ANTI MAFIA, GOVERNO BERLUSCONI : ''CODICE ANTIMAFIA'' MINISTRO ROBERTO MARONI / Governo Berlusconi approva, ora discussione Parlamento

Cronaca ROMA 26/06/2011

MAFIA, GOVERNO BERLUSCONI : ''CODICE ANTIMAFIA'' DEL MINISTRO MARONI / Governo Berlusconi approva, ora esame Parlamento. Ultime notizie Roma - CESAC Cenfederazione Europea dei lavoratori Autonomi e del Commercio, avv. Gino Sciotto ha commentato favorevolmente il provvedimento approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri contenente un corpus unico di norme per rendere più incisiva la lotta alla criminalità organizzata. Dare più poteri ai Prefetti e costituire una Banca dati nazionale per agevolare l'assegnazione degli appalti pubblici, nonché il varo di un 'Codice antimafia' è visto con favore dagli imprenditori che ogni giorno, soprattutto in Sicilia e nel Meridione dItalia, rischiano di essere soggetti ad attenzioni non volute da parte della criminalità organizzata.

Per lavv. Sciotto, quanto fatto dal Governo e dal Ministro Maroni, è importante per liberare tante potenzialità imprenditoriali che, per paura, spesso vengono inespresse. Il Codice, approvato dal Governo, è suddiviso in cinque libri:
1) La criminalità organizzata di tipo mafioso;
2) Le misure di prevenzione;
3) La documentazione antimafia;
4) Le attività informative ed investigative nella lotta contro la criminalità organizzata. L'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
5) Modifiche al codice penale e alla legislazione penale complementare. Abrogazioni. Disposizioni transitorie e di coordinamento.

Il nuovo codice, che passerà ora al vaglio del Parlamento, punta a riordinare e razionalizzare la legislazione antimafia, con l'obiettivo di rendere più incisiva la lotta alla criminalità organizzata. La CESAC ha concluso il Presidente, avv. Gino Sciotto, nel rimarcare che quanto realizzato dal Governo viene incontro alle richieste delle imprese e di tutti i cittadini onesti dItalia, tiene a ricordare che con la cattura di 32 latitanti di massima pericolosità e la sottrazione alla mafia di 46.598 beni per un valore di 21.528 milioni di euro si è attuata la più grande opera di contrasto alla criminalità organizzata dal dopoguerra ad oggi.