VAL DI SUSA, SCONTRI NO TAV TORINO LIONE. Maddalena di Chiomonte, polizia carica presidio delle popolazioni No Tav. Ultime notizie Val di Susa - Il Comitato dei NO TAV è costituito da persone ed associazioni che lottano contro la realizzazione di linee ferroviarie ad alta velocità ed alta capacità, e nello specifico si oppongono alla realizzazione della tratta Torino-Lione, perché esse hanno in sé, emblematicamente, molti caratteri di insostenibilità, tanto più che non ne sono state ancora seriamente dimostrate né l'effettiva necessità, né la sostenibilità economica.

A tal proposito il giudice Ferdinando Imposimato disse che i cantieri TAV sono come quelli della Salerno - Reggio Calabria: "una fonte permanente di finanziamento illecito per la mafia, i partiti, le imprese". Per difendere questo pozzo senza fondo la polizia di Maroni ha assalito i manifestanti indifesi, che semplicemente chiedono che la loro valle non faccia la fine del Mugello devastato o della Campania consegnata al malaffare.

''Da una parte, - scrive terrelibere.org - abbiamo le persone, la gente della Val di Susa, dall`altra un gruppo di speculatori che vogliono solo i soldi. Il TAV è il più grosso business di sempre per le imprese italiane mantenute dallo Stato. Molti prenditori sono usciti indenni dalle chiusure dei cantieri legate a Tangentopoli grazie alle iniezioni di denaro pubblico che dal 1992 arrivano a chi ha messo mano agli appalti  dell`opera. I costi dell`alta velocità sono di circa 90 miliardi di euro, come ha calcolato l`ing. Ivan Cicconi. Un fiume di miliardi mentre le ferrovie italiane vanno a rotoli, soprattutto da Roma in giù. Finora il TAV è stato come Attila, dove sono arrivati i canteri non è cresciuto più l`erba.''

Il ministro dell'interno Roberto Maroni ieri aveva tagliato corto sul capitolo Tav: «Il cantiere si apre entro il 30. E l`opera si fa, se no diciamo addio alle centinaia di milioni del contributo Ue».

Sul proprio blog Beppe Grillo aveva così commentato e attaccato le dichiarazioni del ministro: "Questa notte alle ore 4.30 i blindati della Polizia sono entrati in Val di Susa. Le Forze dell'Ordine contro la popolazione inerme di una valle. I blindati li ha mandati Maroni, quello di 'padroni a casa nostrà, quello che fu condannato a 4 mesi e 20 giorni per resistenza a pubblico ufficiale. Come si cambia per una poltrona... con questa azione la Lega rinnega sè stessa. È un partito ormai morto".

Si arriva così al fatidico giorno del 27 giugno, giorni di scontri e tafferugli tra la forze dell'ordine e i manifestanti.
A seguire la cronaca dei fatti raccontati in tempo reale dai protagonisti stessi, ora per ora.
Questo è quanto sta succedendo alla Maddalena di Chiomonte in Val di Susa.

http://www.notavtorino.org/


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Dal 23 Giugno si è osservata la dislocazione di numerosi piccoli contingenti di polizia e carabinieri in alcuni alberghi della periferia di Torino e dei comuni della cintura; alcuni raggiungono Bardonecchia, in alta valle, evidentemente per poter poi circondare Chiomonte sia da est, sia ovest. Durante la domenica 26 si registra l'afflusso in valle di molti altri mezzi e uomini, sempre a piccoli contingenti e per vie diverse.


LUNEDI' 27 GIUGNO
ORE 04 - viene chiusa l'autostrada A32 del Frejus e macchine della Polstrada bloccano le due statali, S24 ed S25. La Valle di Susa è completamente chiusa al traffico e militarizzata

ORE 04,45 - dal Presidio della Maddalena di Chiomonte viene lanciato il fuoco d'artiifcio che segnala l'attacco; partono i messaggi di allarme generale via sms e internet.

ORE 05,30 - Pare che sulle due statali si possa transitare: CHI PUO' SALGA IN VALLE !
Entrambe le carreggiate dell'autostrada sono utilizzate per avvicinare i mezzi degli agenti al viadotto Clarea, da cui intendono aprire un varco per scendere nei terreni sottostanti.

ORE 06,00 - Si muovono i camion della Italcoge, una delle due aziende incaricate di installare la recinzione simbolica (che alla UE pare basti oper dichiarare iniziati i lavori...). Un elicottero dei carabinieri staziona sopra Chiomonte e controlla la situazione dall'alto.

ORE 06,45 - con l'assistenza del collegio legale del movimento NO-TAV, all'ingresso "della centrale" inizia una trattativa tra amministratori locali e presidianti da un lato, e rappresentanti delle diverse armi presenti in loco.

ORE 07,00 - all'entrata del paese di Chiomonte inizia a formarsi un concentramento di NO-TAV accorsi all'appello; INVITANO TUTTI A RAGGIUNGERLI: URGE LA MOBILITAZIONE POPOLARE

ORE 07:50 – all’inizio del viadotto Clarea, sulla A32, una ruspa sta spaccando tutta la delimitazione della carreggiata autostradale, con gli idranti hanno cominciato a sparare dalla galleria per proteggerne l’operato.

ORE 08,00 - lanci di lacrimogeni all'ingresso "Centrale"del presidio: evidentemente la trattativa non ha avuto buon esito

ORE 8,30 - con l'uso di lacrimogeni lanciati dai mezzi blindati viene oltrepassato l'ingresso "della centrale"; intanto sulla A32 la ruspa cingolata, con il pinzone tranciante, continua a demolire guard-rail e barriere antirumore anche sul lato opposto.

ORE 08,45 - i presidianti si concentrano sul piazzale del museo archeologico della Maddalena.

ORE 09,00 - si forma un altro concentramento di NO-TAV a S. Ambrogio, sulla statale 25 nei pressi della stazione FS. INVITANO ALTRI AD UNIRSI A LORO IN QUESTO SECONDO PUNTO DI INCONTRO.
Intanto coloro che si erano dati appuntamento a Chiomonte si sono ora spostati verso Exilles.

ORE 09,10 - sul piazzale del museo, dove la gente si è radunata, vengono lanciati lacrimogeni; i presidianti fuggono nei boschi, ma anche lì vengono raggiunti da nuovi lanci. Qualche principio di incendio tra le tende da campeggio.

ORE 10,11 - viene mandato sulla lista del Patto di Mutuo Soccorso un APPELLO ALLA MOBILITAZIONE NAZIONALE IN DIFESA DELLA VALSUSA

ORE 10,30 - La CUB indice per oggi pomeriggio dalle 15,30 a Torino un presidio di protesta davanti alla sede del Pd, in via S. Francesco d'Assisi 25.Il Comitato dei NO TAV è costituito da persone ed associazioni che lottano contro la realizzazione di linee ferroviarie ad alta velocità ed alta capacità, e nello specifico si oppongono alla realizzazione della tratta Torino-Lione, perché esse hanno in sé, emblematicamente, molti caratteri di insostenibilità, tanto più che non ne sono state ancora seriamente dimostrate né l'effettiva necessità, né la sostenibilità economica.

ORE 11,00 - notizie di stampa parlano di 25 agenti feriti (in ogni occasione di questo tipo si raggiungono sempre cifre elevate, con qualche criterio che forse punta a denunciare più facilmente i manifestanti per resistenza aggravata); si segnalano anche 4 feriti tra i manifestanti.


ORE 11,30
- le donne di Chiomonte occupano il Municipio.
La valle è un lungo ingorgo di TIR e di auto.

ORE 13,35 - il TGV delle 12, da Parigi, è transitato alle 13,30


ORE 15,30 - manifestazione a Torino di condanna dell'uso della forza attuato a Chiomonte: 350 persone appartenenti alle sigle NO-TAV cittadine, ai sindacati di base, alle associazioni ambientaliste, al Laboratorio per la democrazia si riuniscono con semplici cittadini sotto la sede del Pd. Alcuni notabili del partito si mettono, con aria di sfida, dietro la protezione del cordone di polizia e ricevono le meritate invettive. Poi un corteo grintoso, con slogan e canti raggiunge il palazzo della Regione, dove gli studenti universitari hanno occupato l'atrio: anche qui cori all'indirizzo della giunta regionale, e soprattutto del presidente Cota e del ministro Maroni. Infine tappa finale sotto il municipio di Torino, dove era in corso il Consiglio comunale.


Commenti

Mi rivolgo agli abitanti della val di Susa: non andate a farvi manganellare per niente Questi politicanti vogliono iniziare per prendersi i soldi dell´Unione Europea, ma non è detto che poi vadano avanti con i lavori. Stanno prendendo le abitudini dei politici meridionali. Il governo è in caduta libera, addesso hanno deciso che il ponte di Messina non si farà più e così faranno per la TAV.
commento inviato il 27/06/2011 alle 6:05 da Veronica  
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