CASERTA, TRE GIORNI DI STUDIO SU ''PATOLOGIE AMBIENTALI''. problemi ed effetti sulla salute, cosa fare. Ultime notizie - Si e' svolto a Caserta, dal 23 al 25 giugno 2011, il IV corso nazionale su "Patologie ambientali: i problemi, gli effetti sulla salute, cosa fare".
Il convegno, promosso dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici e odontoiatri e dalla Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia), e' stato realizzato in collaborazione con la Facolta' di Scienze del farmaco per l'ambiente e la salute della Seconda Universita' degli studi di Napoli, l'Ordine dei medici di Caserta e la sezione casertana della Societa' italiana di medicina generale (Simg).
Nei tre giorni di studio sono state affrontate le principali problematiche di inquinamento ambientale e gli effetti sulla salute delle persone, e in particolare su quella dei bambini.
Sono state discusse e proposte anche concrete strategie di intervento per ridurre ed eliminare l'esposizione delle popolazioni a sostanze tossiche e cancerogene, realizzando così quella che e' la prima condizione per una vera tutela della salute pubblica.
La dottoressa Antonella Litta e' intervenuta sul tema "Gli inquinanti nelle acque destinate a consumo umano".
Nella relazione sono stati anche illustrati i meccanismi di azione e d'interazione dell'arsenico, elemento tossico e cancerogeno, e le patologie neoplastiche e le malattie correlate all'esposizione cronica a questo elemento soprattutto attraverso l'assunzione cronica di acque contaminate e di alimenti preparati con le stesse.
La relazione ha riproposto anche le soluzioni dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente" per fornire subito acqua dearsenificata alle popolazioni, in particolare alle donne in gravidanza e ai bambini.
Di seguito una breve sintesi della relazione della dottoressa Litta.
L'acqua e' un elemento fondamentale e prezioso per la vita del pianeta e di ogni essere umano.
E' una risorsa non illimitata che va protetta con il risparmio e la razionalizzazione della sua distribuzione, con la salvaguardia e il risanamento degli ecosistemi e dei bacini idrici utilizzati per approvvigionamento di acque potabili, con il miglioramento del sistema degli acquedotti, con politiche nazionali e internazionali dirette a contrastare il surriscaldamento climatico.
L'accesso e la disponibilità di acque, salubri, pulite e di qualità, sono le condizioni indispensabili per vivere in modo sano e per tutelare e proteggere lo stato di salute di tutte le persone ed in particolare dei bambini fin dal loro concepimento.
L'arsenico, il vanadio, il selenio, il fluoro, i metalli pesanti e radioattivi, i pesticidi, i fitofarmaci, le diossine, i sottoprodotti della disinfezione dell'acqua per clorazione, batteri, virus, parassiti, alghe e le microcistine prodotte da particolari tipi di alghe e cianobatteri (come nel caso del Plankthotrix rubescens, detto anche alga rossa, presente in molti laghi italiani tra cui quello di Vico), etc., sono tutti elementi che possono determinare rischio e danno alla salute con molteplici meccanismi di interazione ed amplificazione diversi da quello della sola e semplice sommazione.
Il crescente e diffuso inquinamento delle risorse idriche crea una inaccettabile condizione di rischio e danno alla salute delle persone e altera inoltre gli ecosistemi.
L'uso delle tecnologie oggi disponibili, insieme ad una sana politica di trasformazione e controllo di tutte quelle attivita' che immettono nell'ambiente un numero sempre più elevato di sostanze tossiche e dagli effetti ancora poco conosciuti, e' l'unica, rapida e fattibile soluzione per garantire in modo compiuto il diritto alla vita e alla salute per tutti.