OZONO AI MASSIMI LIVELLI, ITALIA MAGLIA NERA. Un agente inquinante molto pericoloso per la salute. Ultime notizie Roma - Un agente inquinante molto
pericoloso per la salute che l'Europa non riesce a tenere sotto
controllo. In Italia, poi, siamo gli ultimi della classe. E il caldo
estivo non aiuta. Fatale il mix fra sole e inquinamento.
La
nostra estate? Sole mare... e ozono. E non parliamo del famoso “buco”
dell'atmosfera, ma dell'ozono prodotto dall'uomo in collaborazione
con il Sole. Un agente inquinante molto pericoloso per la salute che
l'Europa non riesce a tenere sotto controllo. In Italia, poi, siamo
gli ultimi della classe: per le nostre centraline di rilevazione gli
sforamenti sono diventati quasi la normalità. La metà della
popolazione italiana ha respirato – nell'estate 2010 – un'aria
nociva e al di là dei limiti imposti dall'Unione Europea.
L'Agenzia
europea per l'ambiente (Aea) ha pubblicato proprio in
questi giorni i risultati dell'ultimo studio, effettuato durante
l'estate 2010. Numeri che suscitano allarme tra gli addetti ai
lavori.
Le cifre. Le emissioni nocive prodotte
dall'uomo con automobili, navi e aerei – come monossido di carbonio
e altri elementi volatili – diminuiscono, eppure nessuno è ancora
riuscito a ridurre i livelli di ozono sotto una soglia accettabile.
Proprio per questo l'Aea avverte che bisogna ancora lavorare molto
per rendere più respirabile l'aria delle nostre città.
Nel
2010 la soglia massima di 120 μg/m3 su otto ore giornaliere è stata
superata per oltre 25 giorni in buona parte del nostro continente,
soprattutto nella zona mediterranea. Si tratta di una soglia che
l'Unione Europea ha stabilito per individuare i paesi che rispettano
i parametri per la difesa della salute umana.
L'estate 2010
ha messo a dura prova le nostre vie respiratorie: durante questo
periodo infatti – e in particolare tra il 24 giugno e il 22 luglio
- l'Agenzia Europea per l'ambiente ha registrato la maggior parte
degli sforamenti: l'85%.
Ed eccoci all'Italia, che – nostro
malgrado – è la protagonista dello studio dell'agenzia europea.
Durante l'estate 2010 nel nostro paese è stata sforata per 54 giorni
la soglia massima permessa in un'ora di rilevamenti, più di tutti i
38 paesi analizzati. Per rendersi conto dell'entità di questi
numeri, l'Unione Europea ha stabilito in 25 il limite massimo di
giorni in cui l'ozono può superare la soglia consentita. Da noi
il limite è stato doppiato.
Se si prendono in
considerazione i superamenti della soglia di lungo termine (120
microgrammi per metro cubo in una media di 8 ore), in Italia sono
andate oltre il limite il 90% delle centraline. Per 161 giorni
l'ozono ha raggiunto livelli superiori a questa soglia.
Nel
2010 il 51% della popolazione italiana è stata soggetta a livelli di
ozono superiori alla soglia-obiettivo di 120 mg/m3. In aumento,
perché nel 2009 era il 48,5%.
Uno degli aspetti preoccupanti
è che gli sforamenti di ozono non sono episodici e neanche tanto
lievi in tutto il continente. La cosiddetta “soglia di allerta”,
cioè un livello di ozono molto alto (240 microgrammi per metro cubo)
è stata superata in 32 centraline. E quasi tutte sono localizzate
nell'Italia settentrionale. Al nostro paese va un altro triste
primato: la centralina di Valmadrera (Lecco) ha sorpassato il limite
di allerta per quattro giorni. Per l'Europa è il record 2010.
Cos'è. L'ozono si forma nella troposfera, lo strato
più basso dell'atmosfera terrestre, ed è una sostanza inquinante
“secondaria”: si forma cioè per effetto di processi fotochimici
complessi. Secondo l'Agenzia europea per l'ambiente si tratta di
una delle sostanze inquinanti “che destano maggiore
preoccupazione”, anche perché il suo livello non dipende solo
dalle attività dell'uomo. Le zone più a rischio, infatti, sono
quelle maggiormente esposte al Sole, a temperature elevate e con poco
vento. Dove si forma la cappa di caldo c'è l'ozono in quantità.
Insomma, l'identikit della pianura Padana, che sulla
mappa dell'Aea è
colorata in rosso scuro.
Perché dobbiamo preoccuparci.
“L'ozono fa male alle vie respiratorie e accelera il processo di
invecchiamento delle cellule”, spiega il direttore dell'Istituto
sull'inquinamento atmosferico del Cnr Nicola Pirrone. “Si tratta di
una sostanza ossidante, quindi un'alta concentrazione stimola i
processi ossidativi anche nel nostro organismo. Durante i picchi di
ozono, soprattutto bambini e anziani dovrebbero rimanere chiusi in
casa, non c'è modo migliore per sottrarsi a questi effetti”
continua Pirrone.
Nel frattempo, prepariamoci a un'altra
estate al limite: caldo e traffico intenso non mancheranno neanche
nel 2011. E all'Europa non resta che monitorare la situazione, in
attesa di decisioni
drastiche..
Federico Formica
http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/2011/07/12/estate-caldo-sole-eozono/
Commenti |
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Volete che vi predico quale sarà la soluzione Un´ennesima tassa da pagare a carico dei semplici cittadini,in quest´europa che a me piace sempre meno sta passando il concetto che l´inquinamento è una fonte di guadagno per le casse pubblicheE in italia sono molto solerti a far rispettare queste leggi europee che portano denaro che unge il sistema politico. Leggi improntate all´aumento della produttività non servomno a limitare l´inquinamento,anzi lo alimentano. In pratica i politici continuano a prenderci per i fondelli arricchendosi alle nostre spalle..... | ||
commento inviato il 14/07/2011 alle 5:00 da pier | ||
Una domanda che nasce da quanto scritto sopra, dove si dice che l´OZONO si forma nella troposfera come elemento di trasformazione da emissioni primarie di Azoto. Ma se si forma nella troposfera, è poi presente in maniera diffusa nell´aria ambientale di un vasto territorio, quindi dovrebbe prescindere dal fatto di essere all´aperto (in strada o in campagna od al mare) piuttosto che in casa, dove l´aria ambiente deve necessariamente essere fatta ricircolare con quella esterna. Qual´è la differenza | ||
commento inviato il 14/07/2011 alle 5:07 da rino | ||
in italia i quotidiani, gli amici disoccupati e anche le esose tasse ci raccontano che la crisi economica è dovuta alle migliaia di aziende che hanno chiuso per inproduttività o si sono trasferite in cina,in polonia, ecc. allora come è possibile che l´inquinamento aumenti Chi inquina E guarda guarda proprio quando fa più caldo aumenta l´inquinamento, cioè quando anche quelle poche industrie che resistono alla crisi produttiva chiudono per le ferie Più che un segnale di sventura l´inquinamento in italia va vissuto come un miracolo | ||
commento inviato il 14/07/2011 alle 1:34 da renbeu | ||
si parla tanto di inquinamento io vorrei sapere ,il progetto delle scie chimiche dove lo mettiamo, quando nell´aria da strani aerei rilasciano cromo, bario ,zinco, polveri di quarzo, e via dicendo ,sono metalli pesanti che fanno male alla salute ed il governo non dice nulla il progetto detto anche h.a.a.r.p documentatevi e poi ditemi. | ||
commento inviato il 14/07/2011 alle 2:39 da maurizio | ||
il male non si cura e allora nessuno sa come combattere l´inquinamento lo sanno tutti come si dev combattere ma solo che tutti se fregano. Perche´ ci sono interessi da proteggere.Si sono inventate molte cure per le malattie , e percio´ non credo che non si possa combattere l´inquinamento atmosferico,le nuove invenzioni per la combustione delle macchine ,cosa stanno facendol´auto elettrica perche´ non avanza questo nuovissimo modo di viaggiare senza inquinare possibile che l´uomo sia sempre troppo cieco e troppo menefreghista da non interessarsi ai cambiamenti che sarebbero la medicina che ci salva da tutte le malattie che ci sono dietro all´inquinamento perche´ non si ferma questa corsa verso la morte politici adoperatevi di fare il vostro lavoro nell´interesse della vita sociale in tutti i sensi ,lavorate per fermare l´inquinamento ma per prendere il male alla radice, non si costruiscano piu´ macchine | ||
commento inviato il 15/07/2011 alle 2:12 da nuccy | ||