BOLSENALAGO MUSICAMBIENTE FESTIVAL. Bolsena, prima edizione: musica e ambiente vanno a braccetto. Ultime notizie Tuscia - Il BolsenaLago MusicAmbiente Festival, alla sua prima edizione, ha il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo e del Comune di Bolsena.
Alla realizzazione di questa iniziativa collaborano in tanti: oltre a Legambiente, l’associazione Il Dialogo, l’ associazione ViviBolsena e quella degli Amici delle ortensie, lo studio Raff-records e l’associazione Punti di Vista. Decisivo è il contributo della comunità locale, dal Sindaco alle imprese del territorio, dagli operatori della ristorazione ad un folto gruppo di giovani di Bolsena.
Il Festival intende dare un contributo alla conoscenza e alla valorizzazione del lago di Bolsena, uno dei laghi italiani che meglio conserva il suo patrimonio ambientale.
A supportare questo proposito il 22 prossimo arriverà a Bolsena Goletta dei laghi, per dialogare con amministratori e cittadini su proposte concrete per conservare e, là dove è necessario, rimuovere punti critici.
Per veicolare l’attenzione ai temi ambientali è stato scelto il linguaggio universale della musica: le vie, le piazze, gli scorci più caratteristici di Bolsena saranno animati dai concerti di Nello Salza, dell’Orchestra sinfonica Guido D’Arezzo, con la voce recitante di Luca Calvani, dalla Jazz March Band Tutto d’un fiato – Ragtime, dai laboratori vocali e dai concerti degli allievi di Simonetta Chiaretti, direttore artistico della manifestazione.
Contemporaneamente si svolgeranno laboratori di educazione ambientale per bambini e ragazzi a cura dell’associazione Punti di Vista, che presenterà anche il progetto Life+ Etruscan sull’uso delle energie rinnovabili per il trasporto extraurbano.
La collaborazione con l’associazione Vivi Bolsena, che negli stessi giorni ha organizzato la mostra mercato dei prodotti agroalimentari di qualità Di Tuscia un po’, ha suggerito di proporre all’attenzione dei ristoratori locali un primo piccolo passo per valorizzare i prodotti di qualità del territorio, in attesa che entri in vigore la legge regionale, recentemente approvata all’unanimità che istituisce l’”Elenco del made in Lazio prodotto nel Lazio”. Si tratta della proposta di inserire nei menu, contrassegnati con un bollino verde, i piatti che provengono dalla filiera corta.
Alcuni ristoratori hanno già aderito con entusiasmo. Ma si può fare di più: per esempio promuovere un protocollo di buone pratiche ambientali, in particolare per alberghi e camping, che oltre ad essere utile per l’ambiente fa bene anche al turismo perché permette, anche attraverso Legambiente, di entrare in quel circuito sempre più ampio che privilegia la qualità insieme alle bellezze naturalistiche.
