Il 29 luglio 2011 presso i locali della scuola primaria Ellera si è svolta l’assemblea straordinaria voluta dal Dirigente Scolastico dott.ssa Anna Maria Cori per informare i rappresentanti dei genitori in merito alle soluzioni prospettate dal Comune di Viterbo, per la collocazione degli alunni delle classi della scuola primaria Ellera, durante l’effettuazione dei lavori per la messa in sicurezza della scuola dall’amianto. Per il comune era presente il Dirigente Fioramonti e la sostituta della dott.ssa Buonasera. Erano presenti i rappresentanti dei genitori, le RSU dell’Istituto, il Presidente del Consiglio di Circolo e i rappresentanti della componente genitori e docenti del Consiglio di Circolo.
La riunione non era una riunione tecnica per cui per la questione dei lavori nulla ci è stato detto se non che l’assegnazione dell’appalto è prevista per il 2 agosto che per il momento riguarda la messa in sicurezza del primo piano dell’edificio anche se la volontà del comune è quella di procedere con una riduzione d’asta e con una aggiunta di fondi per risolvere definitivamente l’annosa questione dell’amianto.
Per quanto riguarda la soluzione organizzativa proposta Dal Dirigente del Comune è stata quella di collocare le 22 classi coinvolte nelle sedi della scuola della Quercia, Bagnaia ed Alessandro Volta in orario pomeridiano dalle ore 13,30 alle 18,30. Soluzione Categoricamente rigettata da tutti i presenti alla riunione.
I genitori hanno potuto ammirare la celerità con cui si sta procedendo per la messa in sicurezza dell’edificio ma hanno anche potuto notare l’assenza delle autorità competenti riconducibili agli assessori sia dei Lavori Pubblici che della Pubblica Istruzione. Per quanto riguarda la soluzione prospettata penso che non si sia tenuto debitamente conto di due fattori importantissimi. il primo fattore è di ordine formativo-educativo-pedagogico per cui non si può far frequentare la scuola per diversi mesi nel pomeriggio precludendo ai ragazzi la possibilità di ampliare la propria offerta formativa con altre attività di solito previste per il pomeriggio, pensiamo ad esempio alla partecipazione a progetti o la semplice frequenza al catechismo per citare due semplici esempi di risvolti negati dal punto di vista formativo. il secondo fattore è di ordine sociale, parliamo di circa 600 alunni e di 1200 genitori tra cui non tutti hanno la possibilità di stare con il proprio figlio in orario antimeridiano poichè impegnati al lavoro.
Francamente mi stupisce che vengano formulate delle ipotesi organizzative che hanno il sapore dell'improvvisazione e della soluzione più semplice per chi deve organizzare, ma che non tengano conto delle reali necessità delle famiglie. Il carattere dell'improvvisazione mi è parso evidente di fronte alle numerose proposte fatte dai genitori per trovare dei locali alternativi frequentabili la mattina che di volta in volta venivano presi in considerazione dal Dirigente che tramite la delegata della Buonasera faceva tempestivamente verificare la disponibilità. Ma qui aggiungo non è forse il caso che la telefonata di rito la faccia il politico, responsabile della gestione della cosa pubblica "come per esempio il sindaco”?
La riunione si è conclusa con l'elaborazione di un documento di sintesi dove i genitori tassativamente chiedono che i propri figli possano iniziare l'anno scolastico nella regolarità e con orario antimeridiano possibilmente in un unica struttura con l'auspicio che i lavori di messa in sicurezza siano definitivi per tutto l'edificio.
Mi è parso di notare che l'umore dei genitori non sia dei migliori così si auspicano soluzioni più degne per le famiglie che quotidianamente si impegnano nel costruire un tessuto sociale con tanta dedizione e amore.
Antonio Gallo Presidente del 3° Circolo Didattico
