Il 30 Settembre alle ore 1.00 circa ,il consiglio comunale di Tarquinia ha approvato la concessione di un’area pubblica,sita in via Giotto per l’installazione di un’antenna per l’esercizio di telefonia mobile a Telecom Italia S.P.A.
Dopo una carrellata di 13 punti all’ordine del giorno,riguardanti le spese fuori bilancio,il consiglio comunale nonostante sia tardi,arriva all’ultimo punto,il 14 appunto,quello riguardante l’installazione dell’antenna Telecom,in Via Giotto.
L’assessore Giancarlo Capitani relatore della pratica riguardante l’antenna,credendo di essere apprezzato per la sinteticità della sua esposizione,non ha risparmiato il pochissimo pubblico,data l’ora ,ad una serie di gaffe,inerenti la scarsa preparazione tecnica sul problema legato alle antenne di Telefonia mobile,quello legato all’inquinamento elettromagnetico e degli effetti sulla salute.
Nella sua esposizione ha tentato inoltre di minimizzare sulle dimensioni dell’antenna,dimenticando l’esistenza di una unità di misura precisa e ha utilizzato le proprie mani per dire “alta tanto così”,per tranquillizzare la maggioranza,probabilmente perché responsabile del voto.
Il problema dell’inquinamento elettromagnetico è un problema serio e la letteratura scientifica ha ormai raggiunto anche i poco informati,soprattutto sul principio di precauzione che bisogna utilizzare per l’installazione delle antenne.
Nonostante la minoranza abbia discusso a lungo dell’opportunità di rinviare la votazione del punto,perché nei documenti in possesso dei consiglieri non vi erano le certificazioni ne tantomeno la scheda tecnica dell’antenna,nulla è valso dall’evitare che la maggioranza sindaco compreso,medici ospedalieri compresi,non lasciassero sgomenti i presenti con precisazioni circa l’assoluta innocuità delle antenne di telefonia cellulare gsm umts.
Il consigliere Tosoni ha presentato una mozione urgente con cui si chiedeva il rinvio della discussione in attesa di approfondire la documentazione tecnica ,la presa in visione del documento più importante ,quello del piano di dislocazione delle altre antenne insistenti nel comune di Tarquinia,portando in primo piano la preoccupazione della mancanza di una V.I.A. e della vicinanza di una scuola e di insediamenti commerciali ad alta densità di frequenza.
Incredibilmente,senza esibire un solo documento a supporto della tutela alla salute,senza esibire un documento tecnico della potenza dell’antenna,il consiglio comunale ha deciso di procedere alla firma del contratto con Telecom per incassare il canone fissato.
Ormai,non c’è più sorpresa,nelle decisioni istituzionali dell’amministrazione del sindaco Mauro Mazzola non c’è più preoccupazione per la salute,solo procedure veloci,dove almeno ultimamente vi è anche la costante “economica”,portando sempre più tristi motivazioni di tranquillità collettiva.
Il comitato dei cittadini liberi,dinanzi a tutto questo orrore non può far altro che stimolare la cittadinanza a partecipare più attivamente alla vita politica del nostro paese,perché è necessario vigilare sull’operato delle amministrazioni che grazie alla delega dei loro cittadini,esercitano nel consiglio comunale e prendendo decisioni che potrebbero,purtroppo diventare irreversibili.
Il comitato dei cittadini liberi
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