Egregio Direttore,
Premesso che il Centro Studi é evidentemente non favorevole alla realizzazione di mega aeroporti di cui non se ne avverte la necessità,in un Paese ove abbiamo di media un aeroporto ogni 70/80 chilometri, a maggior ragione qualora si premi e non si mortifichi come fatto finora una scelta sistemica ed intermodale dei trasporti con un intelligente potenziamento di un modo di trasporto "pulito" come le ferrovie (vedi Spagna).Se tuttavia "ragion di Stato" spingano verso tale improvvida soluzione (che mi pare veda convergere tutti gli schieramenti politici) che almeno lo si faccia con metodologie tecnico/scientifiche di localizzazione seguite anche da altri Paesi aeronauticamente evoluti (Regno Unito,Canada,Svizzera,USA etc.) nell'ambito dei quali vengono debitamente considerati i fattori scriminanti la scelta di una localizzazione ragionata (ambiente, vie di comunicazione, economicità etc.)
Un contributo di idee per prevenire altri sprechi (vedi Malpensa) e disastri ambientali.
In questo quadro va letta e non travisata la nostra iniziativa di studio ed approfondimento: un messaggio sulle metodologie più progredite in un Paese in cui la scelta politica precede qualsiasi valutazione tecnica.
Vive cordialità.
Bruno Barra
ELABORAZIONE DEI DATI E RISULTATI FINALI
Nell’ambito del convegno organizzato da Air Press sul tema “La Sostenibilità Ambientale degli Aeroporti” svoltosi a Roma in Piazza di Pietra presso il Tempio di Adriano, il Centro Studi Tuscia per un Aeroporto Compatibile, nella persona del Dott. Geol. Francesco Giuseppe Rossi, ha presentato un lavoro dal titolo: “La sostenibilità aeroportuale in relazione all’ubicazione territoriale – analisi multicriterio”.
L’intervento ha avuto come obiettivo quello di far conoscere una “metodologia” diversa, già adottata da altri paesi europei ed extraeuropei sviluppati, nel campo delle decisioni.
L’esempio calzante di cui si è parlato nello specifico, è stato quello di una eventuale “localizzazione del venturo Aeroporto della Tuscia”, un’opera di grande impatto socio-ambientale di cui si sta parlando da diversi mesi, prendendo in considerazione l’intero territorio.
Lo studio ha proposto una ubicazione dello scalo, su 4 possibili siti nella provincia di Viterbo:
Tuscania;
Orte;
Montalto di Castro;
Viterbo.
I Criteri per i quali i diversi siti sono stati analizzati, grazie all’ausilio di un software decisionale chiamato “Expert Choice” che si basa su una tecnica detta “confronto a coppie”, sono i seguenti:
Nell’immagine, oltre ai vari criteri e sottocriteri, sono indicati fra parentesi i “pesi” che ogni criterio ha avuto sul “goal” finale: la sitizzazione dell’aeroporto.
Per individuare il peso corretto per ogni criterio, rispetto ad ognuna delle 4 alternative, si è ricorsi ad informazioni presenti in bibliografia ed ottenute in più di 3 mesi di ricerca; ove non disponibili, tali informazioni sono state ricavate elaborando più di 100 carte tematiche, costruite ad hoc per tale analisi.
Il risultato finale di tale analisi è stato il seguente:
1. Montalto di Castro --> 36,2%
2. Orte --> 24,8%
3. Viterbo --> 24,4%
4. Tuscania --> 14,7%
Nel caso specifico, dall’analisi scaturisce la netta affermazione di Montalto di Castro per tali motivi:
Vicinanza col mare;
Bassa incidenza sulla popolazione;
Buone vie di comunicazione.
Per informazioni ed integrazioni : www.csaeroportotuscia.it . Ove a breve sarà possibile scaricare l’intero abstract dello studio.
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