La stagione Balneare 2011 volge al termine
, ma non i problemi che la tormentano da anni, che ci costringono ogni anno, nostro malgrado denunciarne la sua cronicità.
Tarquinia lido, così come tutto il turismo della nostra città, soffre da sempre la mancanza di promozione, del prodotto turistico che, tuttavia esiste, ma che viene abbandonato a se stesso e all’iniziativa degli operatori, orfani di una regia seria e capace, che possa dare a tutto il comparto turistico, un’iniezione di sano ottimismo per gli investimenti nelle attività commerciali e turistiche.

La nostra ricetta è quella di sempre, sostegno alle imprese e un sistema turistico di promozione, che possa contare, però, sulla qualità ambientale del territorio.
Un Mare pulito, da solo, fa la miglior promozione del nostro meraviglioso paese, come è  vero che il mare sporco, degli anni scorsi ha fatto a pezzi l’ immagine del nostro turismo balneare.
Tarquinia e il suo prodotto turistico hanno grandi potenzialità ed un grande bisogno di investimenti di risorse, di attività commerciali di qualità, in gran parte già presenti sul territorio, ma risorse inespresse e sconosciute al mercato.

Con molto dispiacere dobbiamo registrare l’ennesimo disservizio, ovvero che dal mese di Giugno ci sono i lavori in corso in Viale dei navigatori, nella zona a ridosso del Fosso scolo dei Giardini, ma che nessuno ha mai spiegato per quale motivo a Settembre, non sono ancora finiti e cosa ancora più importante, che cosa dovevano risolvere.
Apprendiamo dalla delibera di Giunta n. 215 del 18 08 2011 che la Regione Lazio ha disposto la liquidazione al comune di Tarquinia di Euro 596.335,51 per ‘attuazione degli interventi conseguenti agli eventi alluvionali avvenuti a Tarquinia nel  mese di Dicembre del 2004, che la somma doveva essere utilizzata per la “Realizzazione di una rete fognante a Marina Velka e Tarquinia Lido”.

La delibera riporta anche un inizio lavori del 12 Marzo 2003, si tratta di una somma consistente, ma non si spiega che tipo di problema doveva risolvere, almeno non quello della separazione delle acque tra bianche e nere, visto che il 27 Luglio, subito dopo l’acquazzone nel fosso scolo dei giardini, si sono riversate le acque nere delle pompe di sollevamento, come nel video visibile sul web, le stesse che tante volte abbiamo segnalato come un’emergenza ambientale, e causa di divieto di balneazione.

Inaccettabile che non si convogli in una condotta, il troppo pieno delle fogne, incivile che vada in mare, direttamente senza precauzioni.
Come si spiega bene nel video della campagna SALVIAMO IL FIUME MARTA, il problema di Tarquinia lido è la mancata separazione delle acque chiare (piovane) da quelle nere, e che fuoriescono insieme ai liquami fognari, dal troppo pieno delle pompe, specialmente da quelle di Tarquinia lido.

I cittadini che vivono intorno al fosso, gli operatori balneari in primis, sono molto preoccupati per il problema ambientale che rappresentano, che invece rimangono, ancora li, inquietanti e maleodoranti.
Neanche i lavori ormai prossimi, sul Fosse di scolo dei giardini, predisposti dal consorzio di Bonifica, porteranno novità positive, anche lì soldi della Regione Lazio, che non verranno utilizzati per migliorare le condizioni del Fosso, visto che serviranno soltanto per allargarlo sul lato dei campi, senza risolvere il problema della canalizzazione e innesto verso il Fiume Marta.

Ogni volta che pioverà dovremo preoccuparci ancora.

Ci chiediamo: ma siamo o no un paese che vive di turismo, ma senza acque pulite del mare del Fiume e dei Fossi, che turismo vogliamo?

Il Presidente S.I.B. Tarquinia, Vice Presidente S.I.B. Regionale del Lazio Marzia Marzoli

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