Sabaudia, ultime news - “Gli attentati incendiari nel parco del Circeo potrebbero rientrare nel quadro di una strategia criminale. Per questo ho ritenuto doveroso convocare un’audizione alla quale inviterò il Presidente del parco, Gaetano Benedetto, innanzi tutto per esprimergli la mia solidarietà e quella della Commissione, e inoltre per delineare insieme un quadro della situazione, fare il punto sulle condizioni di sicurezza dell’area protetta e dei lavoratori e verificare le misure migliori per consolidare il ruolo di difesa della legalità da parte delle istituzioni”. 

Lo dice Filiberto Zaratti (Sel),  presidente della Commissione regionale Sicurezza Integrazione Sociale Lotta alla Criminalità della Regione Lazio.

“Il Parco del Circeo - ricorda Zaratti - è da tempo nel mirino della speculazione e delle attività illecite di organizzazioni criminali che sul ciclo del cemento rafforzano il potere sulle attività produttive economiche nel area del sud pontino. Questi ultimi episodi incendiari potrebbero rientrare nel quadro di una strategia mafiosa tesa a intimidire chi si pronuncia per la tutela dell’area protetta da speculazioni edilizie e, nel caso particolare, contro l’applicazione delle deroghe previste dalla legge regionale sul Piano Casa”.
 

L’applicazione delle deroghe previste da tale legge all’interno delle aree protette - afferma Zaratti -  oltre a determinare un grave danno ambientale, determinerebbe una grave incertezza e confusione legislativa e rischierebbe di provocare, indirettamente, comportamenti illegali tesi e favorire gli interessi delle organizzazioni criminali”.
 

“Appare chiaro - prosegue Zaratti - che le deroghe previste dal Piano Casa non sono applicabili all’interno delle aree protette nazionali, poiché in contrasto con la Legge 394/1991, ma io credo che anche nelle Aree Protette Regionali le deroghe non siano applicabili, soprattutto in quelle aree sprovviste di pianificazione e soggette a norme di salvaguardia, che determinano un più vincolante regime di tutela. Per questo riterrei opportuno che l’Assessore regionale all’Ambiente Mattei formuli una norma interpretativa al Piano Casa nella quale chiarisca che le deroghe del Piano non sono valide all’interno delle Aree Protette Nazionali”.
 

Ho infine chiesto al Ministro dell’Ambiente Prestigiacomo - conclude Zaratti -  di adottare atti efficaci a tutela dell’ambiente, del territorio e della legalità, dichiarando l’inapplicabilità del Piano Casa nelle aree protette nazionali, ed inoltre di verificare e confermare l’incoerenza del Piano con la L. 394/1991 (es. artt. 6 e 12) anche in merito alle Aree Protette Regionali”.

 

Filiberto Zaratti (Sel)

Presidente della Commissione regionale Sicurezza Integrazione Sociale Lotta alla Criminalità della Regione Lazio

 

 

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