Manovra Economica 2011, Ultime Notizie - Ascoltato il monito di Giorgio Napolitano, che proprio ieri aveva richiesto misure più efficaci nei recenti provvedimenti economici. Dal vertice di maggioranza di ieri, svoltosi nella residenza del premier Silvio Berlusconi, a cui hanno partecipato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, il sottosegretario Gianni Letta, il ministro della Semplificazione normativa Roberto Calderoli, il capogruppo alla Camera dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto e quello dei senatori Maurizio Gasparri, oltre al capogruppo della Lega al Senato, Federico Bricolo, esce l'ennesimo rimpasto della manovra economica bis che sarà presentato al Senato con un maxi-emendamento alla manovra stessa e sul quale il governo porrà la fiducia, al fine di blindare il testo e chiudere rapidamente i giochi, evitando il dibattito parlamentare.
 
Il pacchetto di nuove misure messe in campo dal governo riguarda soprattutto l'Iva: un punto in più sull'aliquota che passa dal 20% al 21% e toccherà moltissimi beni dalle auto ai giocattoli fino ai cd e al vino. La norma farà cassa subito, non sarà limitata a 3 mesi, come aveva inizialmente ipotizzato il premier e andrà a migliorare i saldi pur uscendo automaticamente dalle possibili norme per la riforma fiscale. Ripristinato poi un contributo di solidarietà del 3% per i super-ricchi, tutti coloro che hanno un reddito superiore a 300000 euro l'anno: sono circa 34000. La misura è estesa anche ai dipendenti pubblici  che erano già stati sottoposti al taglio dello stipendio (5% oltre i 90.000 euro e 10% oltre i 150.000), e peserà sul reddito complessivo: da lavoro dipendente ed autonomo o di impresa, da capitale e anche da reddito fondiario; resta esclusa la prima casa.

Dal 2014 previsto anche l'aumento dell'età pensionabile a 65 anni per le lavoratrici del settore privato. Possibili ritocchi al provvedimento che, in una delle stesure precedenti della manovra, prevedeva l'impossibilità di chiedere la sospensione condizionale della pena nel caso di evasione superiore ai 3 milioni di euro. La norma è sostanzialmente addolcita poichè l'evasione non solo dovrebbe ammontare a questa cifra per portare all'arresto immediato dell'evasore, ma dovrebbe anche corrispondere anche al 30% del fatturato. Allo studio degli esperti dei ministeri anche i provvedimenti per l'immediata abolizione di tutte le province.

Simone Casavecchia

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