Cambiamenti climatici, proteggere la salute degli europei, ultime notizie - Esiste ormai un consenso generale sul fatto che i cambiamenti climatici colpiscono la salute intervenendo direttamente sui modelli meteorologici (per esempio con l’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi estremi) e provocando indirettamente modifiche alla qualità dell’acqua, dell’aria, alla quantità del cibo, agli ecosistemi, all’agricoltura e alle infrastrutture.
Per fornire informazioni sulla situazione attuale, fare previsioni per il futuro e stimolare la preparazione dei sistemi sanitari alle conseguenze del riscaldamento globale, l’Oms Europa ha pubblicato recentemente il rapporto “Protecting Health in Europe from climate change”.
 
Il rapporto è strutturato con modalità particolarmente attente all’efficacia comunicativa, con evidenti finalità divulgative. Ogni tema affrontato è introdotto da alcune domande [“Qual è il problema?”, “Cosa ne sappiamo?”, “Quali sono le risposte possibili?” oppure “Come ci possiamo adattare?”, e dalle relative risposte.
 
Il clima sta cambiando
 
Negli ultimi anni molti Paesi dell’Unione europea hanno registrato un aumento di episodi come ondate di calore, alluvioni e siccità e i cambiamenti climatici sono direttamente collegati alla frequenza e alla gravità di questi eventi. Per il futuro ci si aspetta un ulteriore incremento della temperatura, con conseguenze quali la fusione dei ghiacciai e del permafrost, la crescita del livello del mare e l’aumento degli episodi di precipitazioni violente.

Secondo il rapporto, in particolare ci si aspetta:
 
· in nord Europa un aumento delle temperature minime invernali, delle precipitazioni annuali e della frequenza degli eventi di precipitazione estrema;
· in Europa meridionale e centrale, un aumento delle temperature estive superiori alla media, una diminuzione delle precipitazioni annuali (ma senza la riduzione degli eventi estremi) e un aumento del     rischio di eventi siccitosi e delle condizioni di stress idrico;
· in Asia centrale un anticipo del riscaldamento al di sopra della media globale, il rischio di un aumento delle frequenza degli eventi di siccità, lo stress idrico e la diminuzione della disponibilità di colture nelle aree aride e semi-aride;
· nell’Artico un anticipo del riscaldamento al di sopra della media globale e, secondo alcune previsioni, la fusione quasi totale dei ghiacci marini estivi verso la fine del Ventunesimo secolo e un rapido scioglimento dei ghiacci permanenti.
 
Le persone più colpite
 
Le popolazioni più a rischio per i cambiamenti climatici sono quelle che vivono nelle grandi città, più esposte all’inquinamento, e quelle che vivono nelle aree montuose o costiere, ad alto rischio idro-geologico. Poveri, giovani, anziani e malati, in qualunque Paese o area si trovino, rimangono categorie più a rischio rispetto al resto della popolazione.
 
Gli effetti sulla salute
 
Quello che l’Oms si aspetta per i prossimi anni è che i cambiamenti climatici colpiscano la salute di milioni di persone. Gli esperti individuano in particolare una serie di pericoli tra cui:
 
·         l’aumento dell’impatto che le ondate di calore hanno sulla salute;
·         l’aumento di effetti negativi per la salute determinati dal freddo;
·         l’aumento dell’impatto delle inondazioni;
·         l’aumento della malnutrizione;
·         il cambiamento delle caratteristiche delle malattie legate al cibo;
·         il cambiamento della distribuzione delle malattie infettive e il potenziale contributo
          all’estensione di specie patogene tropicali e subtropicali;
·         l’aumento dell’impatto delle malattie legate all’acqua, soprattutto nelle popolazioni in
          cui l’acqua, la sanità e l’igiene personale sono già scarse;
·         l’aumento della frequenza delle malattie respiratorie a causa delle maggiori
          concentrazioni di ozono a livello del suolo nelle aree urbane e dei cambiamenti nella
          distribuzione dei pollini.
 
Come i sistemi sanitari possono affrontare i cambiamenti climatici?
 
Di fronte ai cambiamenti climatici i sistemi sanitari devono adattarsi alle nuove esigenze di salute della popolazione. La distribuzione dei servizi e la preparazione agli eventi estremi sono due elementi fondamentali per far fronte al riscaldamento globale. Gli addetti al settore sanitario dovranno essere i primi a essere preparati nella prevenzione, individuazione e risposta agli effetti del clima che cambia e le famiglie dovranno sostenere spese sanitarie maggiori.
 
Tra le azioni da portare avanti per far fronte ai cambiamenti climatici l’Oms Europa mette in particolare in evidenza:
 
·         il rafforzamento della sicurezza sanitaria;
·         il sostegno alla sanità da parte degli altri settori;
·         la condivisione di buone pratiche con azioni intersettoriali;
·         il potenziamento della forza lavoro sanitaria;
·         lo sviluppo di sistemi d’indagine e di comunicazione;
·         dare il buon esempio rendendo eco-sostenibili i servizi sanitari.


A cura di Accademia Kronos
(Tradotto e compendiato da Filippo Mariani)

 

 

Commenti

Chidiamo ai nostri governanti di fare leggi per la salvezza dell´ambiente, per la prevenzione degli incendi e delle alluvioni. E´ un loro preciso dovere e sono pagati profumatamente anche per questo. Veronica
commento inviato il 08/09/2011 alle 0:23 da Veronica  
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