TRENO DELLE DONNE: SALVIAMO LA COSTITUZIONE. Manifestazione del ''Treno delle donne'' intorno al Parlamento, tutti a Roma il 24 settembre. Ultime notizie Italia - E’ in dirittura d’arrivo il treno  carico di donne provenienti dal nord d’Italia che congiungerà il 24 settembre a Roma insieme con l’altro partito dalla Sicilia e insieme manifesteranno in Difesa della Costituzione repubblicana circondando il Parlamento.
Davanti alla proposta di Legge, presentata di recente alla Camera, per modificare l’Articolo 1 della Costituzione, le Donne della società civile si sono immediatamente mobilitate in un’ iniziativa, che ha trovato la pronta adesione di numerose associazioni e gruppi organizzati (dalla Rete Viola all’Onerpo, dal Forum Ambientalista all’Aidos, dall’Udi all’Arcidonna, dai Centri Antiviolenza all’Associazione per la Democrazia Costituzionale).
Le adesioni all’iniziativa sono aumentate e la lista è oggi di 90 associazioni e migliaia di persone.
 
Partita da un annuncio su Fb di Nella Toscano della Rete Donne siciliane per la rivoluzione gentile, l’iniziativa ha coinvolto tanta parte della società civile che sarà davanti al Parlamento nella mattinata di sabato, per spostarsi poi a Piazza Santi Apostoli, nel pomeriggio, dove interventi di autorevoli costituzionalisti ed esponenti della cultura spiegheranno il valore della nostra Carta costituzionale esaminandone i vari articoli: Michele Ainis, Silvia Calamandrei, Paola Marsocci, Daniela Brancati, Shukri Said sono tra gli ospiti a sostegno della manifestazione, che interverranno alternandosi ai saluti delle presidenti delle associazioni presenti.
Giungeranno a Roma le cittadine e i cittadini di questo Paese che condividono l’obiettivo di questa battaglia in difesa di valori irrinunciabili per ogni essere umano, unendo in un unico “Treno per la Costituzione” le donne d’ Italia, per ribadire così, in modo tangibile, la volontà di agire a tutti i livelli, per un'Italia unita, democratica, repubblicana, che trovi nelle donne la forza viva, creativa e propositiva per un concreto e ormai inderogabile cambiamento.

Un cambiamento che deve partire proprio dall’attuazione totale della prima parte dall’articolo 1 della Costituzione che afferma che “l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”, per far sì che tanti giovani disoccupati siano messi in grado di concorrere alla vita della società e di dare il loro migliore contributo, e dalla reale applicazione degli articoli 41 sull’iniziativa privata che non contrasti con il bene sociale, il 51 sulle pari opportunità, e l’articolo 11 sul ripudio della guerra.
 Per questo, oltre a stringere il Parlamento in un cerchio umano a difesa dei fondamenti costituzionali, le Donne si recheranno al Quirinale, sede del Capo dello Stato, istituzione massima che per legge deve garantire il rispetto della Costituzione e la sua inviolabilità.
La manifestazione proseguirà con la partecipazione alla Marcia per la Pace di Assisi del giorno dopo, il 25 settembre.
        
Nella Toscano
per il Comitato promotore

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