Da una parte sono compiaciuto e divertito nel vedere riportata dagli organi di informazione la crisi di panico accompagnata dall’ormai consueto ballo rituale della Pizzica o Taranta messi in scena ieri mattina dal sindaco pro tempore Gianni Moscherini sui temi del diportismo e della Frasca.
È il panico di chi vede sgretolarsi a contatto con le corrette procedure amministrative e con le normative vigenti le deliranti mire espansionistiche proclamate negli ultimi tre anni ed esclusivamente frutto, per fortuna, della fantasia intrisa di un’inaccettabile ignoranza di norme, autorizzazioni, prescrizioni e strumenti di pianificazione. Panico e consapevolezza che il ticket del parcheggio grattato poco più di un anno fa per sostare a Palazzo del Pincio garantisce al massimo altri dodici-quindici mesi per causare danni irreparabili alla città e al territorio. Di contro sono indignato e preoccupato nel constatare come si continui a vendere fumo e carpire la buona fede della cittadinanza e, in particolare, dei diportisti locali. Senza ignoranza amministrativa il porticciolo destinato ad ospitare le imbarcazioni attualmente dislocate alla Mattonara e alla Buca di Nerone sarebbe già in via di realizzazione e la pineta correttamente riqualificata.
Sono più che indignato se penso al disprezzo dimostrato nei confronti dei civitavecchiesi che con le loro barchette renderebbero il porto storico “un immondezzaio”.
Rimando alla conferenza stampa programmata per domani dall’opposizione consiliare l’esposizione delle proposte reali a vantaggio e a tutela di tutti. Tutela in primo luogo dai pericolosissimi interessi che hanno puntato l’ultimo tratto di costa rimasto libero.
Nel frattempo il mio appello è di riservare al signor Moscherini l’ascolto che merita, cioè quello che si concederebbe a chi propone di realizzare un porticciolo sui Monti della Tolfa.
Se nel frattempo il sindaco pro tempore volesse omaggiarci delle sue dimissioni, farebbe un atto nell’interesse della collettività da quando il destino cinico e baro ha deciso di precipitarlo nella nostra, già sofferente, Civitavecchia.


Alessandro Manuedda
Capogruppo Verdi Consiglio Comunale di Civitavecchia

 

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