Wikipedia contro la legge bavaglio dell'informazione, ultime notizie Italia -
Per la prima volta nella storia di Internet, un intero sito si auto-oscura per protestare contro una legge che vuole mettere il bavaglio alla libera informazione. E non stiamo parlando di un sito qualunque, bensì di Wikipedia, edizione italiana, che contesta senza mezzi termini e mezze misure il ddl intercettazioni.


Wikipedia, l'enciclopedia libera del Web, immenso pozzo di conoscenza umana, ha difatti bloccato, martedì 4 ottobre alle ore 20.00, la consultazione delle oltre 845.000 voci. A disposizione degli internauti, soltanto una pagina in cui vengono dettagliatamente spiegate le motivazioni di una scelta tanto drastica. A scatenare la protesta di Wikipedia è il comma 29 del disegno di legge in discussione alla Camera. Il comma in questione prevede l'obbligo di rettifica entro 48 ore per i siti d'informazione non giornalistici. "Pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza", fa sapere la comunità che gestisce l'enciclopedia. "Tale limitazione - continua l'annuncio su Wikipedia Italia - snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi".

Nella pagina di Wikipedia viene citato al completo Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29, che recita:

"Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono".

A questo punto non si riescono a prevedere i possibili sviluppi della protesta, ma Roberto Cassinelli, deputato del Pdl, ha proposto un emendamento, che prevede l'obbligo di rettifica soltanto per i siti giornalistici regolarmente registrati presso la cancelleria di un tribunale. Diversamente dalle testate giornalistiche registrate, il termine avverrebbe dopo dieci giorni dal momento dell'arrivo della richiesta di rettifica.

Per approfondimenti e novità sull'oscuramento di Wikipedia Italia:
it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Comunicato_4_ottobre_2011




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