E’ ormai consuetudine che, pur di raggiungere i propri obiettivi, il sindaco Moscherini ed i suoi accoliti, tendano a mistificare la realtà, strumentalizzando le istanze delle categorie di volta in volta coinvolte.
E la vicenda della Frasca non fa eccezione.
E’ bene, quindi, ristabilire i termini della questione, al fine di dare corretta informazione ai cittadini e chiarire le idee a quanti si ergono a paladini di progetti falsamente contrabbandati come risposta alle giuste istanze dei tanti diportisti locali omettendo di fargli sapere che la normativa vigente stabilisce che in un porticciolo non possano sostare barche al di sotto dei sei metri e mezzo.
La riqualificazione della Frasca è opera prevista nelle prescrizioni dei decreti Via 6923/2002 e 2935/97 relativi al piano regolatore portuale. Soggetto competente alla presentazione del progetto, e successivamente alla sua attuazione, nonché alla convocazione di un’eventuale conferenza dei servizi, peraltro in tale fattispecie non necessaria, è, quindi, l’Autorità Portuale.
Spiace in tal senso constatare che la confusione del Sindaco circa il suo reale ruolo, che vale la pena ricordare non è più quello di Presidente dell’Autorità Portuale, invada anche la sfera delle competenze amministrative.
L’Autorità Portuale ha preparato un progetto di reale riqualificazione ambientale teso alla valorizzazione delle specie arboree ed arbustive e delle presenze archeologiche del sito che, peraltro, ben risponde alle raccomandazioni contenute nel Dec. Via 6923/2002 che stabilisce che “dovrà essere evitata l’eccessiva infrastrutturazione“ anche “in riferimento alla localizzazione dei previsti interventi di supporto alla balneazione (aree di sosta, nuclei di servizio, piattaforme e pontili)” e che ben si coniuga con la richiesta di Istituzione del monumento Naturale presentata dalle scriventi associazioni, sottoscritta da ormai migliaia di civitavecchiesi e fatta propria dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio.
Così come ben si coniuga alle esigenze dei diportisti locali un approdo leggero proprio sotto la centrale, come previsto peraltro dal Piano Regionale dei Porti.
E’ su tali progetti, e non su altri, che la Regione dovrà effettuare la verifica di ottemperanza alle prescrizioni dei vari decreti di valutazione ambientale.
Ben altro, quindi, rispetto a quanto previsto dalla voracità cementificatrice che ricorda quella dell’Unno Attila.
Il sindaco, dopo aver presentato fior fiore di mega progetti, quali una maxidiscoteca, il Terminal Cina, un porticciolo da 950 posti, con nota del 30 luglio 2008 a firma congiunta con il sindaco Mazzola, si schiera contro l’istituzione del monumento naturale motivando tale contrarietà con argomenti tanto risibili quanto contraddittori tra loro quali:
“il riconoscimento della Frasca come Monumento naturale, comportando l’apposizione di vincoli molto stringenti, rischia di andare a produrre ulteriori limitazioni sui possibili interventi, in un area peraltro già fortemente vincolato, e di rallentare i procedimenti già avviati per il ripristino ambientale su proposta dell’autorità Portuale.
Non si ravvede poi neanche la sussistenza dei presupposti per il riconoscimento del vincolo di Monumento Naturale, …omissisis … su di un’area per di più fortemente degradata.
Oltre a quanto sopra detto non si può non tenere in considerazione che, adiacente al margine sud del sito, ci trova la centrale termoelettrica di Torre Valdaliga Nord, ….omissis... che ovviamente va ad incidere notevolmente da un punto di vista dell’impatto visivo e paesistico.”
Come a dire che a fronte del degrado causato dalla centrale (sic!) non vale la pena tentare un opera di tutela e valorizzazione, quanto piuttosto stendere un “velo di cemento” sul tutto.
E’ sicuramente vero che il porto non è San Marino (da che pulpito la predica) ma è altrettanto vero che Moscherini, ci spiace per lui, non è il Sultano di un emirato. Evitiamo di trasformare Civitavecchia in una sorta di isole Cayman; I poteri forti sono gli unici che guadagnerebbero dalla cementificazione della Frasca a scapito, ancora una volta, dei cittadini tutti, diportisti e non.
ItaliaNostra
Sezione Asfodelo
La Vice Presidente
Dott.ssa Roberta Galletta
WWF Lazio
Sezione Litorale Nord
Il Responsabile
Dr. Dario Burattini
FORUM AMBIENTALISTA
Sezione Civitavecchia
La responsabile
Simona Ricotti
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