Sovrapprezzo per la casta politica nei locali di Napoli, ultime notizie - Contraddistinti dalla solita originalità i napoletani questa volta hanno studiato una bella iniziativa per protestare contro gli esagerati privilegi della casta politica. Per gli onorevoli, infatti, alcuni locali di Napoli hanno introdotto un sovrapprezzo, arrivando così a far pagare una pizza la "modica" cifra di 100 euro.
Il primo politico a pagare il sovrapprezzo pizza anticasta è stato l'onorevole Sergio D'Antoni del Pd, che aveva mangiato pizza e friarielli presso la pizzeria Sorbillo. I cento euro sborsati dal parlamentare verranno donati dal titolare della pizzeria, Gino Sorbillo, a un centro di aiuto per i poveri. "Mi spiace per l'onorevole D'Antoni - ha detto Sorbillo - ma finché non si leveranno i
privilegi della casta io e tanti altri commercianti li 'bastoneremo' con
il conto. Adesso aspetto il ministro La Russa. Se si presenta gli
chiedo mille euro per un pizza perché in piena crisi economica ha
acquistato con il suo Ministero 19 Maserati. Questi personaggi vanno
fermati perché non hanno ritegno" ha concluso.
"Sabato 29 ottobre intorno alle 22.30 - hanno raccontato i promotori della protesta contro la casta, il commissario
regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e lo speaker
radiofonico Gianni Simioli - Sergio D'Antoni si e' recato nella nota pizzeria ai Tribunali.
Forse non sapeva del prezzo per i deputati o forse ha ritenuto giusto
pagare di più. Fatto sta che i clienti del locale l'hanno riconosciuto e
hanno chiesto al titolare, che non lo aveva notato, di praticare il
sovraprezzo per i deputati che è segnalato in grande evidenza
all'ingresso del locale". Secondo quanto riferito da Borrelli e Simioli, D'Antoni "non ha battuto ciglio e ha pagato il salatissimo conto per una pizza 'salsiccia e friarielli', che probabilmente gli rimarà per sempre sullo stomaco. Siamo solo all'inizio".
A Napoli sono già 30 i locali che hanno aderito alla campagna contro la casta e i sovrapprezzi sono degni dei loro privilegi: caffé 90 euro, panini 350 euro e così via. Ma l'iniziativa, promettono gli ideatori, verrebbe immediatamente sospesa in caso di riduzione di benefit e stipendi.