E' ora di dire basta! Il seminario di ieri, 24 novembre, in Regione “Violenza sulle donne: una drammatica attualità – Situazione e politiche di contrasto in Emilia-Romagna”, e la presentazione di martedì 22 del volume a cura della Casa delle donne di Bologna “Femicidio. Dati e riflessioni sui delitti per violenza di genere” hanno aperto il cartellone di iniziative sull’intero territorio regionale dedicate al 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza alle donne.

L’appuntamento, organizzato dalla Commissione per la Parità dell’Assemblea Legislativa in collaborazione con il Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna, ha proposto un interessante confronto sulle politiche di contrasto alla violenza di genere su cui è quanto mai urgente intervenire in sinergia.
I dati 2011 sulle attività di accoglienza e ascolto di donne vittime di violenza nei dieci centri aderenti al Coordinamento, presentati durante il convegno dalla presidente Antonella Oriani, dimostrano infatti quanto ci sia ancora da tenere alta l’attenzione su contrasto e prevenzione della violenza di genere.
Il dato più drammatico è quello dei femicidi: con i due brutali omicidi di donne di sabato 19 novembre a Bologna e a Brescello, entrambi avvenuti per mano dei partner in contesti di violenza intrafamiliare, sale a 14 il numero delle donne che hanno perso la vita “in quanto donne” nei primi undici mesi del 2011 in Emilia-Romagna.

I dati raccolti dal Coordinamento parlano poi di 2.256 donne accolte nei dieci centri antiviolenza del territorio emiliano-romagnolo (nel 2010 erano state 2.277), vittime di violenza in quasi duemila casi. Il 40% delle donne che hanno chiesto aiuto è rappresentato da cittadine straniere, talora in condizioni di fragilità sociale: invariato rispetto al 2010 il loro numero di richieste di aiuto, a fronte di un leggero calo delle italiane.
A 86 donne ed ai loro 68 bambini è stato necessario dare un alloggio-rifugio, per permettere loro di abbandonare una residenza oramai divenuta troppo pericolosa per la propria incolumità. 556 le donne accolte dalla Casa delle donne di Bologna, 326 a Reggio Emilia dall’Associazione Non da sola e 246 al Centro donna giustizia di Ferrara.

Nella provincia di Ravenna le donne accolte sono state 445: il dato, di per sé allarmante, raggruppa l’attività di tre diversi centri operanti sul territorio (Linea Rosa a Ravenna, Demetra a Lugo e Sos Donna a Faenza), dimostrando che la maggior prossimità ai servizi offerti può incentivare le donne a rivolgersi a centri antiviolenza, favorendo l’emersione di un fenomeno ancora ritenuto “vergognoso”.
Per uscire dalla vergogna e far sentire la propria voce contro una violenza intollerabile, che tutti dobbiamo contribuire a fare cessare, i dieci centri antiviolenza propongono sull’intero territorio un ricchissimo cartellone di iniziative in occasione del 25 novembre, con mostre, libri, dibattiti, film e seminari nei capoluoghi ed in provincia.

A simboleggiare l’impegno delle istituzioni, partner necessario in questa volontà di sensibilizzazione, venerdì 25 novembre una delegazione della Commissione per la promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna farà visita ai due centri antiviolenza di Bologna e Parma, rispettivamente Casa delle donne per non subire violenza e il Centro Antiviolenza Parma, per conoscere meglio le realtà operative di questi importanti punti di ascolto ed assistenza.
Ognuno dei dieci centri darà poi vita ad appuntamenti rivolti alla cittadinanza fino a metà dicembre.
A Bologna la Casa delle donne per non subire violenza propone, per il sesto anno consecutivo, il Festival dedicato alla “Violenza illustrata”, con un ricco cartellone di mostre, dibattiti, proiezioni e conferenze che utilizzano i diversi linguaggi a favore della sensibilizzazione sulla violenza di genere.
L’appuntamento, ormai un punto di riferimento nel dibattito nazionale, si svolge in vari luoghi di Bologna, con “trasferte” anche a Bentivoglio, Castenaso e Sasso Marconi (programma completo sul sito www.casadonne.it ).
Grande coinvolgimento delle istituzioni da parte dell’associazione “La città delle donne - Telefono Rosa Piacenza”, che in occasione del 25 novembre sottoscriverà il protocollo provinciale per l’istituzione del Tavolo Provinciale contro la violenza alle donne".
A Parma, il Centro Antiviolenza ha organizzato una distribuzione dei sacchetti per il pane con la scritta "Uscire dalla violenza si può. Ogni giorno"
Giornata delle porte aperte presso il centro e visita della delegazione della Commissione per la promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna Settimana di sensibilizzazione nel Caffè artistico Hub café con spettacoli e altre iniziative.

A Reggio Emilia l’associazione “Non da sola” (www.nondasola.it) firmerà il protocollo d’intesa interistitiuzionale per confronto, sinergie ed ipotesi di miglioramento nel contrasto alla violenza alle donne e parteciperà al convegno “Violenza contro le donne: una realtà sommersa”. A Guastalla sabato 26 spazio alle letture di “Parole di strada – Parole, pensieri e riflessioni su violenza e stalking, differenza di genere, lavoro, parità...”, mentre nel capoluogo mercoledì 30 sarà Lea Melandri ad affrontare il delicato tema “Amore e violenza”.
Porterà la questione della violenza alle donne sui banchi del consiglio comunale l’associazione Casa delle donne di Modena (www.donnecontroviolenza.it), impegnata in attività di sensibilizzazione anche a Savignano sul Panaro.
Venerdì 25 la mattinata vedrà le volontarie impegnate in centro storico con uno stand informativo, mentre il pomeriggio il centro antiviolenza sarà aperto per un open day arricchito dalla mostra "Rossa violenza contro le donne" di Paola Presti ed il videodocumentario a tema realizzato da Sara Regina e Giulia Matzè di “Voice Off”. Nella stessa giornata l’Ausl modenese presenterà “Anche gli uomini possono cambiare!", programma sperimentale per il trattamento degli autori della violenza di genere e intrafamiliare.

Si estendono all’intera provincia le iniziative del Centro Donna Giustizia di Ferrara, con incontri che analizzano fenomeni legati alla violenza di genere quali maltrattamenti sui minori, stalking, immagine pubblica delle donne. In ogni comune sono previste sedute straordinarie dei consigli comunali ed incontri con gli studenti. A Ferrara invece nel pomeriggio di venerdì 25 il Castello Estense ospiterà il recital “Amalia e Italia. Piccole Storie dimenticate”, mentre da dicembre partiranno, in collaborazione con alcune facoltà universitarie, seminari e workshop come “Famiglie e diritti: saper ascoltare saper rispondere” (1 dicembre) e “Gender equality, uomini e donne sono diversi... in genere” (16 dicembre) in collaborazione con l’Ausl.

Porrà l’accento sul ricordo delle donne uccise in città l’associazione Linea Rosa di Ravenna (www.linearosa.it), con un momento di commemorazione, venerdì 25, nella piazzetta in cui è deposta la scultura in memoria delle vittime di violenza di genere e la contestuale esposizione della bandiera a mezz'asta dal palazzo comunale. Conversazioni a tema su amore, violenza e salute arricchiscono il cartellone, insieme alla proiezione di film e mediometraggi come “Primo amore”, “Il corpo delle donne” e “Basta poco per cambiare”, con appuntamenti non solo in città ma anche nella vicina Cervia. Chiudono il cartellone la festa per i 20 anni dell’associazione (3 dicembre) e l’asta benefica di opere in mosaico (16 dicembre).

Punta sul cinema anche l’associazione Sos Donna di Faenza (www.sosdonna.com), che nella giornata di venerdì 25 abbina all’open day mattutino in sede per incontrare la cittadinanza una serata conviviale con
proiezione del film di Andrea Segre “Io sono Li”. Nella stessa serata nella vicina Solarolo si potrà invece assistere allo spettacolo teatrale “Per donna sola...”

Dà invece voce al genere maschile l’associazione “Demetra-Donne in aiuto” di Lugo, che venerdì 2 dicembre propone l’incontro “Violenza alle donne: la parola agli uomini” in collaborazione con l’associazione “Maschile plurale” di Roma ed il “Centro ascolto uomini maltrattanti” di Firenze. L’associazione ricorderà inoltre le vittime di violenza di genere deponendo, venerdì 25, un mazzo di fiori davanti alla scultura contro il femicidio, posata in occasione della Staffetta Udi del 2009.

Punta infine su una testimonial come Marina Massironi il centro “Rompi il silenzio” di Rimini (www.rompiilsilenzio.org), che martedì 29 novembre farà incontrare la nota attrice e gli studenti in occasione delle spettacolo “La donna che sbatteva nelle porte”. Ancora arte in cartellone con la proiezione del filmato “Il segreto di Esma” (29 novembre) e la mostra di immagini sul femminicidio (25-27 novembre).

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