CACCIA, RIAPRE LA STAGIONE VENATORIA, MA GRAZIE ALLE PRE-APERTURE CONCESSE DALLA REGIONE, NEL LAZIO I CACCIATORI SONO GIÀ TORNATI A SPARARE.
Domenica riapre in tutta Italia la stagione venatoria 2008/9, ma i cacciatori laziali sono già tornati a sparare da due settimane. Con il Decreto del Presidente della Regione n°437 del 31 luglio 2008, infatti, la Regione Lazio ha concesso, in deroga alla Legge Nazionale, due giornate, l’1 ed il 7 settembre u.s., di esercizio venatorio da appostamento fisso o temporaneo (senza l’ausilio del cane) alle specie: Tortora (Streptopelia turtur turtur), Cornacchia grigia (Corvus corone cornix), Gazza (Pica pica) e Ghiandaia (Garrulus glandarius).
Il 12 settembre, inoltre, la Regione Lazio ha autorizzato la caccia allo Storno (Sturnus vulgaris), in deroga alla norma nazionale e alla Direttiva europea 79/409/CEE, comunemente nota come direttiva "Uccelli", pur non esistendo dati di riferimento sulla consistenza dei presunti danni e delle presenze dello Storno e sui metodi dissuasivi finora adottati nel territorio regionale – come confermato anche dall’Assessore all'Ambiente della Regione Lazio, l’On. Filiberto Zaratti, nei giorni scorsi.
“Queste concessioni sono veri e propri regali elargiti dal Presidente Marrazzo e dall’Assessore Valentini ai cacciatori laziali, di cui la fauna selvatica del Lazio, già stremata dagli incendi estivi, non aveva proprio bisogno” dichiara Andrea Cristofori, responsabile LAV Lazio per i rapporti con la Regione.
Fra tutti i regali elargiti ai cacciatori, le “deroghe al calendario venatorio”, così come “il diritto di passaggio sui terreni di proprietà” (art. 842 c. civile), sono i privilegi più contestati dai cittadini. Una sorta di dazio elettorale che ancora troppi politici continuano a pagare alle associazioni venatorie, ignorando i danni ambientali, la sensibilità della cittadinanza ed il diritto alla vita degli animali.
“Questi regali alle doppiette laziali rappresentano un passo indietro rispetto alla tutela della fauna e a quanto era stato fatto nello scorso calendario venatorio dalla Regione Lazio. – conclude Cristofori – Invitiamo il Presidente Marrazzo ad attenersi al Programma LAV firmato nel 2005, e a non concedere ulteriori deroghe e pre-aperture, nel rispetto della Legge n°157 del 1992”.
L’invito della LAV, rivolto a tutti i cittadini, è quello di scrivere agli indirizzi daniela.valentini@regione.lazio.it
(inserendo in copia l’e-mail lav.roma@infolav.org per aiutarci nell’attività di protesta), e con un copia/incolla da inserire nel form di Marrazzo all'indirizzo http://www.regione.lazio.it/dilloamarrazzo/intro.php
manifestando al Presidente Marrazzo e all’Assessore Valentini il proprio sdegno per la mancanza di rispetto nei confronti della fauna selvatica del Lazio.
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