Dopo sedici anni è stato scovato Zagaria, uno dei più feroci boss dei Casalesi, ultime notizie Caserta -
UnoNotizie.it - Latitante dal 1995, l'ultimo grande capo del clan dei Casalesi, Michele Zagaria, è stato arrestato dopo una maxi-operazione di carabinieri e polizia, in collaborazione con i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Zagaria è stato beccato dalla squadra Mobile di Caserta, nel suo covo, individuato da qualche tempo in un possedimento agricolo di Casapenna, provincia di Caserta, in via Mascagni.

Durante il blitz, è stato necessario richiedere l'intervento di un'ambulanza a causa di un malore accusato dal temutissimo superboss. Zagaria è rimasto rintanato nel suo covo alcuni minuti prima di essere arrestato, all'interno di un bunker da cui si accedeva, tramite un cunicolo, all'interno di un'abitazione, preventivamente circondata nella notte da agenti dello Sco e delle squadre mobili di Caserta e Napoli.

"Avete vinto voi, ha vinto lo Stato", ha detto ironicamente il superboss ai magistrati della Dda nel bunker nel quale si trovava. Detto "Capastorta", il capo dei Casalesi è l’ultimo del clan a essere stato catturato. A novembre 2010, infatti, era finita la latitanza di Antonio Iovine, detto "o ninno", catturato dalla polizia di Napoli, e a gennaio dell’anno precedente i carabinieri avevano preso Giuseppe Setola. Michele Zagaria era ricercato per associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, rapina e altri reati.

"Bisogna dire alla gente del Sud che deve svegliarsi, deve scrollarsi di dosso la paura: con la camorra o ti ci metti d'accordo o le fai la guerra per distruggerla." Don Aniello Manganiello, prete-anticamorra, per tanto tempo in prima linea a Scampia, commenta così a caldo la cattura del superlatitante Michele Zagaria. Don Aniello conosce bene il fenomeno camorra, ci ha vissuto in mezzo da ragazzino e poi da prete.

"La camorra - dice - ha un unico obiettivo: i soldi, da ottenere con qualsiasi mezzo. Si infiltra nell'edilizia, lavora con la droga e con l'usura, ha metodi feroci. A Scampia è sfacciata, è alla luce del sole. Nell'Aversano, a Casal di Principe, non la vedi, è sotto traccia, ma lì senti tangibile la cappa della paura. I casalesi - denuncia ancora il sacerdote - si stanno espandendo e radicando in alcune zone della Toscana, del Lazio, del modenese, del parmense. Loro non sentono la crisi e magari vanno a salvare il sedere a qualche imprenditore in difficoltà"



In questi ultimi anni allarme camorra anche nella Maremma Etrusca, nella costa tirrenica tra Tarquinia, Civitavecchia ed Ostia, dove la camorra è probabilmente interessata ai grandi appalti legati al Porto di Civitavecchia ed alle centrali Enel.


INTERVISTA TELEFONICA A NICOLA SAVIANO






CHI E' MICHELE ZAGARIA ?


Commenti

  nessun commento...
add
add

Altre News Attualità

TV, Osvaldo Bevilacqua e Sergio Cesarini promuovono Viterbo

Osvaldo Bevilacqua, giornalista detentore dal 2015 del Guinness World Records TV per il Travel...

Bolzano, Loacker: dolce ricetta aziendale dalla squisita bontà famigliare

Sostenibilità significa avere uno stile di vita rispettoso delle risorse a disposizione, in grado...

DOBBIAMO MOLLARE? /riflessioni su TarquiniaCittà di Luigi Daga. Cita le infiltrazioni mafiose a Tuscania

A seguire l\'articolo scritto 15 anni fa da Luigi Daga sul giornale Tarquinia...

VITERBO: A PIEDI DAL QUARTIERE RESPOGLIO ALLA QUERCIA ATTRAVERSANDO LO STORICO PERGOLATO

Attualmente a Viterbo il quartiere Respoglio è collegato a La...

Domenica 3 dicembre gratis a Palazzo Farnese di Caprarola e Villa Lante

Un’occasione da non perdere per visitare Villa Lante il meraviglioso parco con i suoi giardini...

Tuscia, a Viterbo prende forma la prima Comunità Energetica locale

È stata costituita a Viterbo, su iniziativa di un gruppo di cittadini, la Comunità Energetica...

Mega-antenna vicina alla storica Basilica della Quercia a Viterbo

Uno scempio contro il paesaggio di Viterbo e i suoi pregevoli monumenti, e un rischio per la...