“Abbiamo trovato una soluzione a tutti i problemi”. La quadratura del cerchio sul delicato tema del dimensionamento scolastico è uscita stamattina nel corso dell’ultima riunione della commissione competente. A spiegare come sono andate le cose è l’assessore alla Pubblica istruzione della Provincia, Aldo Fabbrini.
“La giunta – dice – ha deliberato seguendo le indicazioni prettamente tecniche giunte in questi giorni, e alla fine
Non meno di 500, non più di 900 studenti. Questi i limiti per ridisegnare il dimensionamento scolastico – l’accorpamento di più istituti – con il tetto massimo che può essere sforato nel caso in cui un unico plesso, da solo, vada oltre le 900 unità. Per i Comuni montani, il tetto arriva a 300 e vale lo stesso discorso. Il tutto questo, seguendo le indicazioni arrivate dal ministero su numero di direzioni scolastiche e professori a disposizione.
Quello relativo all’Itas di Bagnoregio era l’ultimo nodo da sciogliere. “Abbiamo proceduto con una “verticalizzazione”, che il Comune avrebbe dovuto chiedere ma non lo ha fatto. Così è stato costituito un istituto onnicomprensivo aggregando l’Itas all’attuale istituto comprensivo, insieme a Vetriolo, Castiglione in Teverina, Civitella d’Agliano e Lubriano, per un totale di 881 studenti. Per l’Ipsia di Acquapendente siamo ricorsi alla deroga, possibile solo per i Comuni montani, come già accade a Canepina, unendo l’Ipsia al liceo scientifico, salvando la presidenza con 433 studenti. E devo dire che la comunità ha risposto in maniera molto dignitosa e pacata”.
Fabbrini risponde anche alle recenti polemiche. “In questi giorni – spiega – si è cercato di delegittimare la commissione solo perché alcune soluzioni non erano viste di buon occhio. Ora che i problemi sono stati risolti, il nostro lavoro è tornato improvvisamente legittimo”.
Questa proposta di dimensionamento adesso dovrà passare alla Regione Lazio. “Lo scorso anno – spiega ancora l’assessore – il nostro territorio ha dovuto rinunciare a cinque presidenze, stavolta ci è stato assicurato che non ci sarà alcuna modifica. E infatti non ne perderemo neanche una. Per questo ringrazio il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Romolo Bozzo, il cui supporto è stato indispensabile, e tutta la commissione”.
Infine ci sono le richieste, avanzate ancora alla Regione Lazio, tra le quali l’istituzione di una scuola dell’infanzia a Faleria, alle dipendenze dell’istituto comprensivo XXV Aprile di Civita Castellana, e un’altra a Bassano in Teverina, sotto l’istituto comprensivo Monaci di Soriano nel Cimino.
In allegato, il piano di dimensionamento scolastico relativo a tutte le scuole su cui si è intervenuti.
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