Protesta venerdì 9 marzo 2012. VIDEO. Lazio, ultime news Roma - UnoNotizie.it - Nel giorno in cui il presidente della Repubblica GiorgioNapolitano si rifiuta di incontrare i sindaci contro la Tav in Valsusa, si innesta la polemica politica del Partito democratico contro la Fiom che nella manifestazione di venerdì 9 marzo ha previsto l’intervento dal palco anche dei movimenti contro la Torino-Lione.
Il primo a defilarsi è stato il responsabile economia del Pd StefanoFassina che ha dato l’annuncio durante la segreteria del partito con PierluigiBersani. ”La
posizione in merito alla partecipazione alla manifestazione – ha detto-
è cambiata, in quanto si è caricata anche di altri contenuti, in
particolare la Tav, oggi al centro dell’agenda politica e causa di
inaccettabili episodi di violenza”. E ha specificato che “data la
posizione del Pd sulla Tav e considerata la possibile presenza dei
movimenti NoTav alla manifestazione del 9 marzo, ho ritenuto incoerente
la partecipazione, nonostante la condivisione di alcuni dei problemi
indicati dalla piattaforma dello sciopero generale”. Tra questi “le
preoccupazioni per la democrazia nei luoghi di lavoro, per il contratto
nazionale per la difesa dell’art 18 dello Statuto dei Lavoratori”. Punti
che tuttavia non pesano quanto la presenza dei movimenti No Tav sul
palco.
Insiste sul cambiamento della natura del corteo anche l’esponente della segreteria Pd Matteo Orfini
che, come Fassina, il 9 marzo non ci sarà. “C’è stata una discussione e
abbiamo deciso tutti insieme”, ha spiegato Orfini. Da parte del
centrosinistra, ha detto, non c’è stato alcun ripensamento ma è la Fiom
“che ha inserito temi che non c’entrano nulla con la piattaforma” con
cui è nata l’iniziativa.
Replica alla decisione del Pd MaurizioLandini, leader della Fiom che ritiene “singolare che si consideri un pericoloso estremista SandroPlano,
il presidente della comunità montana della Val di Susa” invitato a
parlare sul palco, visto che è “per altro iscritto al Pd, che è stato
sindaco ed è una figura istituzionale”. Poi Landini ha concluso:
“Rispetto le decisioni di ogni forza politica, poi il Pd si assumerà le
proprie responsabilità”.