Autostrada tirrenica, Maremma Toscana, ultime news Grosseto - UnoNotizie.it - Più che una variante, una beffa. Così suona in laguna l’ipotesi di Corridoio Tirrenico che Sat ha consegnato in Regione Toscana. Non è un progetto, ancora. Al momento è poco più di una riga tracciata su una cartina. Prima di rimettere mano al tutto, la società autostradale vuole verificare la posizione del territorio attorno a questa ipotesi: se cioè ci sono margini di trattativa per unire l’autostrada da Fonteblanda a Capalbio.

Il modo, cioè, di attraversare il territorio di Orbetello, che dal momento in cui è stato accantonato il progetto approvato dal Cipe nel 2008, è il punto debole dell’intero progetto. La sovrapposizione sull’Aurelia spacca in due Fonteblanda, Albinia e Orbetello Scalo. Ovvio che il Comune di Orbetello abbia chiesto una variante.

Quindi dove passare? L’ipotesi di Corridoio Tirrenico consegnata alla Regione procede sopra l’Aurelia fino a Fonteblanda, poi entra verso l’interno passando vicino alla Selva, prosegue dritta passando a cinquecento metri da Albinia, poi arrivati alla Barca del Grazi attraversa l’Aurelia verso la laguna e procede a Campolungo tra i capannoni della zona industriale e la ferrovia, per poi raggiungere la sede della polizia stradale, riscavalcare l’Aurelia (non è comunque indicato come) e proseguire attraverso i terreni della Sipe Nobel fino ad Ansedonia, dove vira di nuovo riportandosi sul sedime dell’Aurelia.

«Per arrivare questa ipotesi assurda - commenta il sindaco Monica Paffetti - è chiaro che la Sat sta cedendo alle pressioni che non vogliono far passare l’autostrada nel tratto che sarebbe più indicato, ovvero dietro le colline. Noi sull’autostrada abbiamo fatto una battaglia, ci abbiamo messo la faccia, sarebbe bene a questo punto che tutti facessero altrettanto. È ovvio che non possiamo accettare un’autostrada vicina ai nostri centri abitati, vicina alla laguna. La nostra risposta è scontata».

Scontata, ma dovrà essere comunque argomentata e rispedita in Regione entro giovedì. Cinque giorni è il tempo concesso al Comune di Orbetello per studiare la proposta. «Anche in questo - commenta ancora la Paffetti - si capisce quali sono le intenzioni di Sat». Il tutto dovrebbe infatti tornare in Regione per chiudere il discorso entro fine mese. «I dubbi sulla legittimità di questo percorso - conclude il sindaco - non sono solo nostri. Anche la Regione sta verificando che sia tutto in regola. E soprattutto se non sia necessaria una nuova valutazione di impatto ambientale, visto che si tratta di un nuovo percorso».

Insomma l’ipotesi di variante depositata da Sat non avrebbe risposto alle indicazioni di Comune e associazioni, che vorrebbero che l’autostrada passasse nell’entroterra, che uscisse cioè dall’Aurelia all’altezza di Fonteblanda e raggiungesse la valle che si trova sul versante opposto delle colline di Sant’Angelo e lì proseguisse fino ad Ansedonia. In alternativa al passaggio sul massiccio calcareo, come prevedeva il progetto del 2008, poi accantonato dalla Sat. L’ipotesi interna tornerebbe infatti a essere economicamente percorribile non avendo bisogno di gallerie e sopraelevate, che avevano fatto lievitare il costo del tracciato approvato da tutti, soprattutto dopo che il Governo decise di tagliare i costi di subentro: da quasi otto miliardi di euro a zero.

Unico inghippo al passaggio nell’entroterra è il modo di raggiungere quella zona. L’unico percorso a sud è la Valle d’Oro e uno studio di archeologia preventiva dell’università di Tor Vergata ha detto che là sotto «potrebbe» esserci qualcosa. Secondo Sat è abbastanza per tenersene alla larga. Tanto che, non sapendo più dove passare, la società aveva deciso di sospendere la progettazione per Orbetello e andare avanti con il resto.

Una mossa, questa, che non è piaciuta a nessuno: Regione, Provincia e Comune lagunare hanno chiesto il progetto anche per quel tratto, per evitare che il territorio lagunare, rimasto l’unico senza autostrada, si vedesse un domani costretto ad accettare qualsiasi ipotesi pur di liberare la scalcagnata Aurelia dal traffico che vi si sarebbe riversato nei due sensi.


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