Uomo a rischio estinzione. Ultime news Roma - UnoNotizie.it - Gli ultimi studi dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) mettono in risalto il granderischio che sta correndo l'umanità. Da cento anni a questa parte infatti si riscontranofenomeni di intolleranza alimentare e di allergie diffuse in fase crescente su gran parte degliabitanti della Terra, anche in quelle popolazioni fino a qualche anno fa immuni da questepatologie come gli africani e i cinesi.
Il motivo, secondo gli scienziati, è attribuibile ad unapresenza esagerata nell'ambiente di aeroinquinanti, di alimenti contaminati da sostanze nonnaturali, da acque potabili con presenze di metalli pesanti e, non ultimo, dallo stress di vitaquotidiano. Il nostro corpo, risultato di almeno un paio di miliardi di anni di evoluzione, dalprimo organismo unicellulare a quello più complesso di oggi, è come un laboratorio di analisie un computer. Nella sua evoluzione il nostro laboratorio interno ha imparato a selezionareagenti dannosi ed elementi utili al nostro organismo. Per gli agenti dannosi ha imparato adare risposte idonee per neutralizzarli. Una volta individuati dentro di noi questi elementidannosi e dopo averli respinti o distrutti, il nostro "computer interno apre una cartella" e lifissa in una sua memoria per poterli meglio individuare in futuro e distruggerli con facilità. Infondo questa è anche la funzione dei vaccini.
Dall'uomo sapiens all'inizio dell'era industriale il nostro organismo ha sempre saputo reagirecon equilibrio ad agenti esterni dannosi non biologici, come le polveri ed altri inquinanti inertima nocivi presenti nell'ambiente. Poi con l'era industriale sono comparsi elementi estraneiall'ambiente, sono comparsi inquinanti nuovi, di sintesi, prodotti dalla lavorazioneindustriale, dai suoi fumi e dalle sue acque inquinate. I nostri laboratori interni hanno avutocosì una paurosa accelerazione nella loro attività di indagine e di risposta immunologica. Aquel punto sono cominciate ad apparire le prime patologie allergiche dovute all'eraindustriale, tuttavia erano fenomeni contenuti, rari.
All'inizio del 1900 ne veniva interessatauna persona su 10.000. Poi l'aumento nell'ambiente di elementi artificiali nuovi e sempre innumero crescente ha cominciato a far andare in tilt le nostre risposte immunologiche, il nostrocomputer interno ha cominciato a non distinguere più agenti naturali da sempre innocui,come i pollini delle piante, da agenti invece dannosi all'organismo, così in molti casi si èinceppato, dando risposte errate anche su elementi naturali presenti nell'ambiente, da sempretollerati dagli organismi umani. Si è così passati da una persona affetta da allergia su 10.000ad una su 1.000, fino ad arrivare oggi, soprattutto nelle grandi città, ad una persona colpita suquattro.
L'OMS prevede che tra un ventennio tutti, con qualche rarità, saremo affetti da variepatologie allergiche. Sta anche di fatto che da genitori allergici poi nascono figli allergici.Questo vuol dire un pauroso indebolimento della razza umana, soprattutto di quella che vivenelle nazioni industriali o in via di industrializzazione, come l'India, la Cina e il Brasile. Oltrea ciò dobbiamo mettere in conto il fatto che mangiamo carne imbottita di antibiotici, frutta everdure trattate chimicamente, acque in parte contaminate.
Tutto questo da alcuni anni hafatto esplodere nelle popolazioni giovani molte forme di intolleranze alimentari, le schiere deiceliaci ogni anno crescono a dismisura. Certamente grazie alla medicina abbiamo, rispetto aduecento anni fa, allungato la vita dell'uomo, ma nel contempo abbiamo paurosamenteindebolito tutta la razza umana. Scienziati dell'OMS, ma anche di altri prestigiosi istituti dimedicina e sanità internazionali, come l'istituto Pasteur di Parigi, mettono in guardia igoverni del pianeta su questo problema.
Per il mondo scientifico il grave pericolo perl'umanità è che ceppi di batteri ormai immuni ai più potenti antibiotici, potrebbero mettere arischio la sopravvivenza di parte dell'umanità in un futuro non troppo lontano. Sta di fattoche ora negli ospedali, se ricoverati anche per una semplice appendicite, si può correre ilrischio di beccarsi un super batterio (pare che si stiano formando proprio dentro gli ospedali)e, quindi, morire per una broncopolmonite che solo venti anni fa si poteva combattere connormali antibiotici.
Per questi motivi quando all'orizzonte appare la minaccia di una qualchepandemia, scienziati e sanitari tremano.... Gli organismi umani si sono troppo indeboliti,affetti da patologie anche lievi, ma importanti, come le allergie e, quindi, incapaci di darerisposte immunologiche serie nei confronti di infezioni virali o batteriologiche provenientidall'esterno. Per questo motivo quando pochi anni fa è apparsa all'orizzonte la minaccia diun'influenza aviaria o il ritorno dell'epidemia del 1918 conosciuta coma "La Spagnola" ilmondo tremò.
Per evitare ulteriori indebolimenti della specie umana, gli scienziati ci dicono che debbonoessere limitati o eliminati gli inquinanti atmosferici nell'aria, le polveri come quelle sollevatenelle lavorazioni delle cave e quelle per la raccolta delle nocciole, evitati gli antibiotici neimangimi per animali, gli additivi chimici nelle bevande e nei cibi e, soprattutto, l'uso e ladiffusione degli OMG che, sotto la falsa promessa di sfamare il mondo, producono invecericchezze incommensurabili solo per le multinazionali che li propongono e li impongono edistruzione della sana agricoltura tradizionale terrestre, nonché la morte degli animali che sicibano delle foglie, dei germogli e dei frutti di questi vegetali "industriali".
Forse ci vorrebbe un nuovo "Monti internazionale " per salvarci e salvare l'umanità da questipesanti rischi....oppure pregare che qualche "Alieno buono" venga sulla Terra ad insegnareall'uomo strade diverse di sviluppo per non autodistruggersi.