Dopo un lungo viaggio durato oltre un mese ed aver percorso circa 1000 Km, i 10 ibis eremita protagonisti di questa straordinaria impresa, che li ha condotti dalla fredda Baviera alle rive della laguna di Orbetello, nell’Oasi WWF accompagnati da 2 ultraleggeri, hanno deciso di fare una “scappatella” e  andare a visitare anche il resto della Maremma.
Hanno così lasciato gli altri ibis più anziani ed esperti, perfetti conoscitori della zona, per andare chissà in quale posto.
E’ accaduto lo scorso giovedì, quando il personale dell’Oasi, durante il consueto giro di controllo e alimentazione, si è accorto che i 10 giovani arrivati quest’anno mancavano all’appello; erano infatti presenti solamente i 10 giovani dello scorso anno assieme a Medea, un adulto di 4 anni che dal Friuli è ritornato ad Orbetello con altri due giovani nei giorni scorsi.
Subito sono iniziate le ricerche nelle zone solitamente frequentate, ma sono state inutili, degli ibis nessuna traccia.
Venerdì mattina sono arrivate alcune telefonate da parte del direttore del museo di scienze naturali di Grosseto e dal Corpo Forestale dello Stato al direttore dell’Oasi, con le quali avvisavano della presenza di tre giovani ibis in città a Grosseto, nella zona nord; gli uccelli erano posati sopra un furgone della ditta MEF, che ringraziamo per la pazienza e collaborazione.
Il mezzo casualmente è dello stesso tipo di quello che viene utilizzato per portare quotidianamente l’alimentazione agli uccelli e, probabilmente trovandosi in difficoltà, sono scesi sul furgone nella speranza di incontrare persone conosciute.
Per fortuna sul posto erano presenti i forestali Claudio Gobbi e Monica Angiolini, che con prontezza di spirito, seguendo le indicazioni suggerite dal nostro personale, hanno provveduto a catturarne almeno uno, Alex.
Alex oggi si è riunito al resto del gruppo e, passato lo spavento ha ricominciato a mangiare.
E’ la prima volta che si assiste ad un comportamento così insolito, non era mai successo in questi anni che i giovani si allontanassero così presto e così tanto separandosi dal gruppo di adulti.
Adesso siamo veramente preoccupati e desideriamo lanciare un appello a coloro che casualmente si trovassero di fronte a questi strani  e buffi uccelli.
Riconoscerli è veramente facile, assomigliano ad un Kiwi, quell’uccello australiano dal becco ricurvo, ma essendo trampolieri sono più alti e snelli, di dimensioni di una faraona, con becco e zampe molto lunghe; la colorazione è scura con riflessi metallici verdi. Trattandosi di giovani hanno la testa ancora ricoperta da piume (che perderanno man mano che diventeranno adulti), con un piccolo ciuffetto biancastro. Alle zampe hanno degli anelli colorati per consentire il riconoscimento individuale.
I loro nomi sono: Gonzo, Hanni, Isi, Jago, Luca, Mari, Maxi, Mia, Mikesch e Zora.
Chiunque li avvisti è pregato di contattare immediatamente il personale WWF ai seguenti numeri: 0564/898829 – 0564/870198 – 320/8223972. Si raccomanda di non spaventarli e non tentare di prenderli.

Fabio Cianchi
Coordinatore Oasi WWF
Laguna di Orbetello

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