Il terremoto causa ingenti danni alla filiera agroalimentare, ultime notizie Bologna - www.unonotizie.it – La Confederazione italiana dell’agricoltura ha già stimato i danni alla filiera agroalimentare causati dal terremoto dell’Emilia Romagna e aggravati dalle nuove scosse sismiche di ieri Martedì 29 Maggio. Sono parecchi i crolli avvenuti anche tra i capannoni delle aziende agroalimentari e le prime stime dei danni contano circa 500 mln di perdite tra prodotti, fatturato e fabbriche.
Ieri la terra ha continuato a tremare in Emilia con delle scosse di assestamento che non hanno fatto altro che aggravare la situazione nelle zone colpite, da un lato rallentando le operazioni di soccorso, monitoraggio e controllo e dall'altro provocando ulteriori lesioni alle abitazioni e agli edifici storici, ma anche ai fabbricati rurali: cascine, stalle, fienili, serre e magazzini di stoccaggio e lavorazione.
Di conseguenza cresce ancora la stima dei danni all'agricoltura, e anche se le verifiche tecniche sono tutt'ora in corso, e' chiaro che la previsione iniziale di 200 milioni di euro e' gia' ampiamente superata. Lo afferma la Cia - Confederazione italiana agricoltori.
''Oltre ai danni alle strutture agricole, ci sono poi macchinari rotti, animali finiti sotto le macerie e produzioni pregiate colpite al cuore. Con le 300 mila forme di Parmigiano reggiano andate perse per il crollo delle scalere - sottolinea la Cia - sono andati in fumo oltre 100 milioni di euro, a cui vanno aggiunte le 120 mila forme di Grana padano ridotte in frantumi per un valore economico di almeno 35 milioni di euro. In piu', nelle aziende della Bassa Modenese il rovesciamento delle botti ha causato la fuoriuscita di migliaia di litri di Aceto balsamico tradizionale. E nella zona del Lambrusco diversi stabilimenti di produzione vinicola sono risultati danneggiati''.
''Tutto questo sta gia' provocando in molti casi problemi nella filiera, anche perche' nei comuni colpiti operano piu' di 10 mila aziende per circa 200-250 mila ettari coltivati o con allevamenti. Il rischio, dunque, e' che ad accertamenti fatti - ammonisce la Cia - la quota dei danni all'agroalimentare possa salire fino a raggiungere il mezzo miliardo di euro''.