Il nostro Centro Studi ha appreso attraverso i mezzi di stampa che Comitato dei Cittadini Liberi ed il Movimento No Coke, per mezzo di una lettera inviata all’Amministrazione Provinciale di Viterbo, ha espresso la sua soddisfazione perché quest’ultima non ha ancora firmato l’accordo quadro con l’Enel, per la riconversione della centrale di Torre Valdaliga Nord da olio a carbone.

 

La Provincia di Viterbo avrebbe “..scelto così di stare dalla parte dei cittadini del comprensorio che si stanno battendo per la tutela della salute e del lavoro agricolo e turistico di questa terra”.

 L’Amministrazione Provinciale ha ribadito peraltro a chiare note la sua propensione a difendere questo territorio dagli impatti ambientali inutili, attraverso azioni concrete ed attraverso una forte divulgazione ambientale. Non a caso in questi giorni il Presidente Mazzoli è a Barcellona al “Congresso Mondiale per la Conservazione della Natura”.

 

 

Considerando solo l’emissione di C02 di un aereo commerciale nella fase di rullaggio e decollo, pari a circa 3 tonnellate (Fonti: IPCC Guidelines on National Greenhouse Gas Inventories. Reference Manual, page 1.96. ed  ICAO Engine Emissions Databank), moltiplicato per 65.000 voli annui (Fonte: Assaeroporti.it riferiti a Ciampino) che trasportano circa 5,5 milioni di passeggeri all’anno, le emissioni totali di C02 sarebbero circa 195.000 tonnellate/anno, pari a circa 20 centrali a carbone di Torre Valdaliga Nord!

 

 

Se il traffico passeggeri dovesse arrivare poi a 10 milioni di passeggeri, o magari 20 milioni, come da taluno improvvidamente ipotizzato per il realizzando secondo scalo del Lazio quando a regime, l’Aeroporto T. Fabbri produrrebbe un impatto ambientale equivalente a   36 o  72  centrali  a carbone in parola.

 

 

Per un Aeroporto “Compatibile”, ovvero che abbia un impatto almeno comparabile a quello della centrale a carbone di Civitavecchia, lo scalo dovrebbe supportare circa 275.000 passeggeri/annui.

 

 

Questo è il contributo d’idee che il nostro Centro Studi offre alla valutazione ed all’approfondimento degli Enti Locali  affinché continui l’impegno enunciato – anche in ambito internazionale - di schierarsi con i cittadini “per la tutela della loro salute e del lavoro agricolo e turistico di questa terra” nonché per la salvaguardia di un patrimonio artistico/archeologico e termale unico a livello nazionale.

 

Centro Studi Tuscia per un Aeroporto Compatibile – Comitato Scientifico

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