Sabato e domenica 18 e 19 ottobre, nell’ambito della Sagra della Castagna di Soriano nel Cimino, ci sarà il “Castello dei sapori”.

La manifestazione è stata organizzata dall’Amministrazione comunale, e seguita in particolare dagli assessori al commercio Luciano Mei e al turismo Luigi Storri, in collaborazione con l’Ente sagra, la Proloco e l’Associazione culturale Take off.

Una buona organizzazione che permetterà ai numerosi forestieri di degustare, tra le altre cose, tante specialità come il castagnaccio, dolce sorianese fatto con le castagne, i prelibatissimi funghi porcini, formaggi e latticini di aziende agricole locali, risotti e minestroni, miele, frittelle con gli asparagi, frittelle con zucchero o sale, gnocchi “fatti ch’i ferro”, porchetta, mosto di vino, bruschette con olio d’oliva, salse al tartufo, vini d’annata, frutta secca, legumi, mele cotogne, sorbe e dolci a base di nocciole e castagne. Saranno presenti, inoltre, stands di prodotti tipici calabresi, sardi e di Norcia. Tra le diverse aziende e le associazioni che hanno aderito sono la ditta “I cantucci” di Prato, la ditta di apicoltura Ceccarelli Federico di Viterbo, i formaggi sardi della ditta Piras, l’Agriturismo Parco dei Cimini, l’azienda biologica sorianese di apicoltura di Civirani Roberta, le specialità nepesine dell’Azienda agricola Montelungo, L’azienda agricola Reda di Ischia, la ditta Dario Felici con le salse tartufate di Segni, l’azienda di prodotti tipici di Gregori Romolo, l’azienda Millefiori di Ischia, la Pasticceria Casantini di Viterbo, l’azienda agricola sorianese Marini che farà degustare formaggi e latticini, l’enoteca sorianese Bacco, la frutta e verdura sorianese “di Simona”, il panificio locale “Fantasia di pane” con dolci tipici sorianesi, la Proloco, la Comunità montana dei Cimini grazie all’interessamento dell’assessore Marco Perazza, l’Associazione Sant’Eutizio e l’associazione della Misericordia. Un vero e proprio festival della gastronomia per i tanti buongustai che giungeranno da ogni parte. Ma la novità, per quest’anno, oltre alle prelibate “sutrine”, saranno le mele fritte del sorianese Gianni Pandimiglio che già, nei due trascorsi fine settimana della Sagra sono andate letteralmente a ruba tra i visitatori. Roba da leccarsi i baffi!

Per l’occasione rimarranno aperte anche le taverne delle quattro contrade Rocca, Papacqua, San Giorgio e Trinità che somministreranno cibi caldi e bevande nei propri stand. Un caratteristico “mercatino delle occasioni”, allestito con diverse bancarelle nel centro storico, farà da ottima cornice alla manifestazione.

M. Rossi

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