Aumento prezzo benzina, i danni, ultime notizie Roma -
“Abbiamo visto di buon occhio la politica degli sconti nei weekend, relativa ai prezzi dei carburanti, attuata questa estate da molte compagnie petrolifere”. Queste le parole di Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile club d’Italia, condivise anche da Ruggero Campi, presidente dell’Ac di Perugia, alla vigilia delle vacanze estive. “In momento economico difficile – ha continuato, infatti, Angelo Sticchi Damiani -, questo ha consentito a molti turisti, sia italiani che stranieri, di spostarsi a costi certamente più accettabili.

Viceversa, ci preoccupa molto l’inversione di tendenza, prevista in questi giorni. Il rialzo dei prezzi alla pompa penalizza non solo chi ha programmato le vacanze, utilizzando l’automobile per raggiungere le località lontane dai luoghi di residenza, ma anche chi, non potendo spendere, ha scelto di fare il pendolare tra la città ed il litorale”. “Lo sbalzo del prezzo della benzina, a ridosso delle vacanze estive – ha affermato Ruggero Campi -, è un’abitudine che in Italia esiste da anni. Si tratta più che altro di una politica commerciale e non casuale”. L’automobilista, secondo quanto riportato dall’Aci, dovrà stanziare, per il 2012, un budget superiore ai 3.500 euro, tra carburante, manutenzione, parcheggio, autostrada, bollo, multe e assicurazione.

Proprio su quest’ultima voce, l’Automobile club d’Italia ha recentemente presentato al Governo una proposta, volta a far risparmiare fino al 40 per cento della polizza assicurativa, che si basa su quattro punti: estensione da 2 a 5 giorni del tempo per la visita del perito, riduzione da 2 anni a 90 giorni del termine per denunciare un sinistro, obbligo di analisi strumentali in caso del “colpo di frusta” e possibilità di utilizzare solo officine convenzionate con la compagnia, per la riparazione del veicolo. A questi punti, il presidente dell’Ac provinciale ha aggiunto altri aspetti problematici. “Non si parla mai – ha detto Ruggero Campi – del fatto che le auto a gasolio hanno una polizza assicurativa più onerosa rispetto a quelle a benzina. Cosa che poteva essere giustificata qualche anno fa, allorchè i veicoli a gasolio percorrevano più chilometri, ma che oggi non è più così. Un altro problema è il funzionamento della formula assicurativa bonus-malus, per cui se l’automobilista denuncia un sinistro, l’anno dopo si vede quasi raddoppiato il prezzo della polizza. Ciò mette a rischio la possibilità stessa di riuscire a sopportare i costi di mantenimento che una vettura comporta”.

Maria Galeone

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