Non si sono fatte attendere le risposte del governo alle richieste avanzate nei giorni scorsi dal presidente della Repubblica, ultime notizie Roma -  In una lettera inviata lo scorso 10 Agosto dal Segretario generale della Presidenza, Donato Marra, al sottosegretario Catricalà, Giorgio Napolitano raccomandava al governo che “in sede di revisione del complesso di spesa si effettuino scelte equilibrate, sostenibili socialmente e coerenti con la necessaria priorità degli investimenti per l'innovazione, la ricerca e la formazione" in seguito alla conversione in legge da parte del Parlamento del dl sulla Spending review.

L’attenzione di Napolitano era rivolta soprattutto alla situazione degli enti di ricerca, al loro finanziamento e al loro futuro. "Il presidente Napolitano, nel prendere atto che in sede di conversione e' stata soppressa per il 2012 la riduzione dei trasferimenti agli enti di ricerca, mentre le riduzioni per gli anni successivi, 2013 e 2014, sono state demandate al decreto ministeriale di ripartizione del fondo ordinario di finanziamento, auspica, che in tale sede, si valutino attentamente le finalità e la specifica condizione finanziaria di ciascun ente", dice ancora, a proposito il Quirinale.

Alle richieste del Quirinale, che nella stessa lettera sollevava anche la questione dell’incostituzionalità del provvedimento relativo all’aumento delle sanzioni pecuniarie per l’esercizio dello sciopero nei servizi pubblici essenziali, è stata data pronta risposta dal Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà.

Nei suoi recenti interventi alla radio e in televisione e nel tradizionale incontro tenutosi ieri con i giornalisti al Viminale, Anna Maria Cancellieri ha ribadito che "Non dovremo più tagliare, ma ora dovremo cercare di ridurre il danno in modo da poter comunque garantire i livelli di sicurezza".

Le norme adottate in materia di spending review nel settore sicurezza sono stati definiti "un'operazione complessa perchè i tagli vanno fatti ma devono essere mirati e intelligenti, non a spanne o lineari. Dobbiamo garantire i livelli di sicurezza per cittadini, siamo all'opera anche per risolvere il problema del turnover perché abbiamo bisogno di forze nuove che stiano su territorio".

Nell’ultimo incontro tenutosi al Viminale con i giornalisti, il ministro Cancellieri ha anche assicurato che quando si aprirà la discussione sulla legge di stabilità, si farà tutto il possibile per "indirizzare meglio le scelte", in particolare per quanto riguarda il problema del turnover . "L'impegno - ha spiegato - è mantenere la sicurezza facendo tagli mirati e che non colpiscano alla cieca. Lavoreremo dunque affinché i tagli vengano fatti nella maniera più lucida possibile, per salvaguardare l'operatività delle forze dell'ordine". "Siamo impegnati per trovare le soluzioni migliori - ha concluso il titolare del Viminale - ma è chiaro che c'è un'esigenza effettiva nel paese e tutti devono fare sacrifici".

Un accenno è stato anche dedicato alla vicenda delle scorte, su cui è stata riportata l’attenzione dalla questione delle spese folli sostenute dal Viminale per gli alloggi della scorta del presidente della Camera, Gianfranco Fini, nei pressi di Orbetello. La Cancellieri ha garantito a proposito che: “Il governo farà una razionalizzazione delle scorte, anche di primo e secondo livello, ma i tagli verranno fatti con "molta attenzione" in quanto "questo paese piange ancora morti che non sono stati adeguatamente protetti".

Anche la risposta di Antonio Catricalà, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, sulla questione della spending review non si è fatta attendere: il governo è pronto a scelte equilibrate perché "i rilievi del Quirinale sono giusti". Sulla questione degli investimenti relativi a formazione, ricerca e sviluppo Catricalà ha affermato che: "per quanto riguarda gli enti di ricerca, informeremo i ministri competenti degli auspici espressi dal signor presidente della Repubblica. In particolare, riferiremo l'alta raccomandazione affinché si operi con scelte equilibrate in ogni senso e coerenti con gli investimenti necessari all'innovazione, alla ricerca e alla formazione".

Con un occhio a innovazione, ricerca e formazione e l'altro all'equilibrio e alla sostenibilità sociale, il Governo si appresta, quindi, a varare la fase 2 della cosiddetta spending review. Sul tavolo del governo dovrebbe arrivare il pacchetto dell'economista Francesco Giavazzi per la revisione degli incentivi alle imprese, oltre alla questione degli sprechi negli acquisti della pubblica amministrazione.

Inoltre il ministero dell'Economia lavorerebbe su tre decreti delegati sul fisco (la delega 'giace' ancora alla Camera). Ci sarebbero nuove misure per garantire la certezza delle regole e sulla revisione del reddito di impresa, con l'introduzione della nuova imposta sul reddito dell'imprenditore (Iri), mentre l'Agenzia del Territorio avrebbe allo studio una revisione del catasto. Interventi anche su partiti e sindacati, come previsto dal 'dossier' di Giuliano Amato.

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