Schiamazzi notturni e sporcizia a San Pellegrino, i cittadini denunciano, il sindaco, Giulio Marini risponde, Lazio, ultime notizie Viterbo - UnoNotizie.it - L'amministrazione comunale non ha mai sottovalutato il cosiddetto fenomeno della movida, con l'obiettivo di salvaguardare il ricco patrimonio storico-ambientale del quartiere e la sicurezza dei residenti che hanno il diritto di vivere in tutta tranquillità. Proprio di recente, la Polizia Locale ha effettuato controlli amministrativi congiunti, quindi in sinergia con le altre forze dell'ordine, presso i locali presenti nella zona e continua periodicamente a tenere sotto controllo il conferimento dei rifiuti. Nel corso della trascorsa estate, inoltre, sono state emesse ben due ordinanze: la prima per vietare dal 15 giugno al 15 settembre 2012 la vendita e il consumo per strada di bevande alimentari in bottiglie e recipienti di vetro dalle 23 alle 6 del mattino; la seconda per vietare dal 18 luglio fino a metà settembre, dalle 24 alle 6, la vendita e il consumo per strada di bevande alimentari di qualsiasi gradazione alcolica.
C'è poi l'importante attività del Comitato Provinciale di Ordine e Sicurezza Pubblica di cui il Comune fa parte che, nelle sue riunioni periodiche, mantiene sempre alta l'attenzione nei confronti di temi importanti quali la sicurezza urbana e l'incolumità pubblica, monitorando costantemente il territorio comunale ed evidenziando, di volta in volta, le situazioni da tenere sotto controllo con gli opportuni provvedimenti. Così è stato, per esempio, nei trascorsi mesi estivi, quando il Comitato aveva rilevato nel centro storico l'effettivo accentuarsi di preoccupanti e pericolosi comportamenti legati all'assunzione incontrollata di bevande alcoliche, soprattutto negli orari notturni.
“Tutto il centro storico di Viterbo, e soprattutto San Pellegrino che ne costituisce la parte più antica e rappresentativa - dice a questo proposito il sindaco Giulio Marini -, è sempre stato tra le priorità di questa amministrazione comunale. Non ci sfugge certo la situazione difficile e delicata che si viene a creare soprattutto a tarda notte nelle stradine e nelle piazze del più bel quartiere della città, tanto da non far mancare mai i dovuti provvedimenti tesi ad arginare un fenomeno che purtroppo assume quasi sempre le fattezze dell'inciviltà. Ci sono individui, e questo non accade ovviamente soltanto a Viterbo, che non hanno nessuna sensibilità nei confronti della cosa pubblica e dei diritti altrui, si comportano nei luoghi pubblici come mai si comporterebbero in casa propria. Ma il Comune non è disposto ad abbassare la guardia - continua il sindaco Marini -. Quindi ben vengano sollecitazioni come quella portata all'evidenza pubblica dal neonato comitato di quartiere, sollecitazioni che porremo anche all'attenzione del prossimo incontro del Comitato Provinciale di Ordine e Sicurezza Pubblica. San Pellegrino, il centro storico in generale, va salvaguardato e le voci di chi ci vive sono la prima importante sentinella d'allarme. Evidentemente serve una presenza maggiore, condivisa e concertata con tutte le forze dell'ordine operanti sul territorio. Ognuno dovrà fare la propria parte nell'individuare e mettere in atto ogni iniziativa che sia utile per proteggere luoghi che, per la loro importanza, ci identificano e ci rappresentano anche fuori dai confini comunali”.
Tra i prossimi step dell'amministrazione comunale anche la chiusura del centro storico alle auto dei non residenti. “Tutte le azioni che stiamo ponendo in essere – spiega Marini –, i parcheggi, gli ascensori, i varchi elettronici, sono propedeutiche a questa soluzione che è un'ulteriore dovuta attenzione di questa amministrazione nei confronti del cuore antico della città che deve diventare un esempio di vivibilità”.
Piano di zonizzazione acustica. E' tra le soluzioni proposte dal comitato di cittadini di San Pellegrino per salvaguardare l'area. L'assessore all'Urbanistica e al Centro storico Claudio Ubertini spiega: “E' uno strumento che già esiste. Tutto il territorio comunale, compreso quindi il centro storico, ha un Piano di zonizzazione acustica. Il problema è un altro - aggiunge l'assessore -, è complicato verificare fatti episodici come gli schiamazzi notturni. Soltanto gli strumenti dell'Arpa Lazio potrebbero certificare con i crismi dell'ufficialità i livelli di rumore, ma anche se fosse non sarebbe la soluzione delle soluzioni perché, in questo caso, non si tratta di rimuovere un macchinario, ben individuato, che supera i livelli consentiti dalla classificazione acustica. Lo schiamazzo è un fatto episodico e transitorio, difficilmente individuabile. E' piuttosto un problema di ordine pubblico da affrontare più facilmente con l'aiuto e il supporto delle forze dell'ordine. L'occasione ideale sarà senz'altro la prossima riunione del Comitato Provinciale di Ordine e Sicurezza Pubblica”.
Ufficio stampa Comune di Viterbo
