Lazio, ultime news Circeo, Parco nazionale - www.UnoNotizie.it -
Sventato il nuovo scandaloso condono edilizio, cancellato dal calendario dei lavori dell’aula del Senato, Legambiente festeggia due volte, con lo striscione "Abbattiamolo!", all'avvio della demolizione di due degli scheletri abusivi di Quarto Caldo nel cuore del Parco Nazionale del Circeo.

Dopo oltre 35 anni, concluso il lungo iter burocratico, il Comune di San Felice Circeo ha acquisito di diritto e gratuitamente l'area e inviato le ruspe per la demolizione, grazie alla collaborazione dell'Ente Parco e dell'Ufficio Vigilanza sull'abusivismo della Regione Lazio.

Affonda le radici negli anni '70 la storia della lottizzazione abusiva di Quarto Caldo, una sventola da quasi 3 ettari per una capacità edificatoria vicino a 100.000 metri cubi in una zona di grande pregio naturalistico, bloccata dall'amministrazione che annullò le concessioni edilizie alla società Malora III.

 Undici anni dopo i quattro edifici realizzati in maniera parziale e l'intero lotto furono acquistati dalla società Acantos che presentò domanda di condono, l’istanza fu respinta nel 1994 ed il Comune diffidò la società a non effettuare ulteriori lavori abusivi, nel 1999 venne ordinata la demolizione ma la società propose ricorso al TAR che nel 2010 dichiarò di fatto estinto il ricorso.

“La demolizione degli abusi nel Parco Nazionale del Circeo è un gran bel segnale di legalità per una terra afflitta da una presenza radicata della criminalità organizzata, dove vengono recapitati proiettili a forze dell'ordine e magistrati -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-.

Nel Lazio è allarmante la situazione dell'illegalità ambientale, dall'abusivismo edilizio, al traffico illecito di rifiuti, dall'inquinamento delle acque a quello atmosferico, con pesanti interessi della criminalità organizzata. Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2009 ben 6.200 abusi hanno creato una profonda ferita ai danni del territorio del Lazio: un abuso su quattro si compie nelle aree vincolate e uno su cinque sfregia le coste.

L'assalto criminale legato all’edilizia va fermato con una nuova stagione di demolizioni in tutto il territorio, dopo l'Isola dei Ciurli a Fondi, Ardea e San Felice bisogna mantenenere accese le ruspe contro i ritmi impressionanti dell'abusivismo, sostenendo i Comuni come è avvenuto in questi casi anche con il fondo di rotazione per la lotta all'abusivismo.”

Ben 41.588 abusi edilizi hanno sfregiato il Lazio tra il 2004 e il 2009, periodo nel quale non agisce alcun condono edilizio, un numero increbibile pari quindi a 18,9 abusi al giorno. Il 25% degli abusi -ossia 10.397 abusi- deturpa aree vincolate, mentre ben 9.149 (22%) hanno riguardato comuni costieri del Lazio e 14.430 abusi (il 30% del totale) sono compiuti nella Capitale.

“Dopo l'abbattimento dell'Isola dei Ciurli, il più grande ecomostro della Regione Lazio e la demolizione della darsena con annesse strutture abusive sul Lago di Paola, in pieno Parco del Circeo, un'altra importante operazione, tesa a ripristinare la legalità sul territorio pontino e in tutto il basso Lazio, vede oggi la luce, e cioè l'inizio degli abbattimenti del più vecchio ecomostro di uno dei più antichi parchi nazionali italiani -afferma Marco Omizzolo, presidente circolo Legambiente Larus Sabaudia e coordinatore provinciale Legambiente Latina-.

Grazie infatti alla demolizione di alcuni degli scheletri di Quarto caldo a San Felice Circeo, case abusive costruite in una delle zone più belle del Circeo e che attendevano questa sorte da molto tempo dopo il sequestro dei cantieri disposto addirittura nel lontano 1976, assistiamo ad un ritorno alla legalità in un territorio di straordinaria importanza ambientale e di grande suggestione paesaggistica. L'auspicio è che non si tratti di un episodio occasionale, ma che si continui su questa strada affinchè abusivismo ed illegalità, cause principali di scempi ai danni del nostro territorio, cessino per sempre.”

Tanti altri Ecomostri rimangono da demolire anche nel Lazio e Legambiente terrà alta l'attenzione con la nuova campagna nazionale contro l'edilizia illegale “Abbatti l'abuso”.L'Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente Lazio raccoglie centinaia di segnalazioni dei cittadini al numero verde 800 926248 per l'attività di denuncia e informazione battere le illegalità.

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