Cerveteri ultime news www.UnoNotizie.it - Nella riunione di
ieri sera (11 marzo ’13) al bar Allegria del Sasso, l’amarezza e
lo sconforto si tagliava a fette. Perché dopo lunghi mesi di dura
lotta per proteggere la propria salute e quella del proprio
territorio dalla minaccia dei veleni della centrale a Pian della
Carlotta, i cittadini si stanno accorgendo di essere sempre più
soli.
La sensazione più bruciante che stanno provando questi
combattenti della società civile ceretana, è quella di essere stati
lasciati soli, soli a combattere contro un imprenditore
pluripregiudicato (Giombini), contro un politico spregiudicato
(Zingaretti) e contro un sindaco (Pascucci) moscio.
Ma, mentre non ci
si aspetta sostegno dall’imprenditore Giombini e né dal politico
Zingaretti, dal sindaco Pascucci, invece, si erano riposte speranze
d’aiuto, stimolate soprattutto dalle dichiarazioni da lui stesso
fatte durante la campagna elettorale che lo ha eletto sindaco,
durante le manifestazioni di protesta e durante i numerosi incontri
con i cittadini in lotta. Incontri nei quali si era addirittura
dichiarato pronto ad incatenarsi ai cancelli della centrale in
costruzione.
A distanza di quasi un anno da quelle elezioni, il
sindaco Pascucci ha migliorato la sua capacità dialettica,
arricchito il suo frasario, potenziato la sua capacità di
affabulazione e, forse, fatto anche un corso di taglio e cucito.
Risultato? Adesso riesce meglio a dire, dribblare, smentire,
conciliare, provocare, sedurre, irretire, tagliare e cucire.
In
verità è ormai palese e sotto gli occhi di tutti che, dal suo modo
di fare, dal suo stile di sindaco, traspare un ragazzo che si è
cacciato in un vicolo cieco per colpa delle sue stesse scelte. Un
ragazzo ora costretto ad accarezzare Zingaretti.
Proprio quello stesso Zingaretti che ha già dichiarato di essere a favore della centrale criminale che stanno costruendo a Pian della Carlotta. Lisciandosi Zingaretti sarà più facile nascondere le intenzioni reali, sopravvivere al problema senza risolverlo, decidere di non decidere, abbandonare il problema ad una eutanasia implicita o, se preferite, ad una lenta sepoltura nel silenzio.
Le prove di questa
bassa strategia morale sono tutte nell’impotenza di un ragazzo che
rischia l’incauto acquisto, avendo incaricato e pagato uno
scienziato per redigere una perizia, senza prima essere sicuro di
riuscire a farsi dare tutti i documenti necessari.
Inoltre chiedendo a Zingaretti di aiutarlo a fornirgli gli atti necessari, è come chiedere al lupo di proteggere le pecore. E intanto a Pian della Carlotta si continuano a tagliare alberi e a colare cemento, per costruire un mostro tossico in spregio della salute dei nostri figli.
Pino Perriello
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