ultime news ambiente - UnoNotizie.it - L’inquinamento atmosferico si concentra soprattutto nelle aree metropolitane, dove sono maggiori le emissioni nocive derivanti da combustione. Pur essendo il traffico il principale indiziato dello smog, le emissioni derivanti dagli impianti di riscaldamento, soprattutto quelli vecchi a gasolio, non sono da sottovalutare tanto che, ad esempio, solo a Milano sono ritenute la causa del 30% dello smog.

Anche gli impianti termici, infatti, contribuiscono alle emissioni degli ossidi di azoto (NOx) che sono i principali precursori dell’inquinamento atmosferico secondario, i cui prodotti sono l’ozono o il particolato ultrafine. E' da questo che nasce l'attenzione posta all'impatto ambientale degli impianti di riscaldamento.

Per le caldaie installate su nuovi impianti, dallo scorso 1° settembre 2013, vige l'obbligo di scaricare a tetto per qualsiasi tipologia abitativa. Questo obbligo non si applica agli impianti con scarico a parete realizzati prima del 1° settembre 2013, purchè l’apparecchio installato in sostituzione rispetti i requisiti d’emissioni più stringenti. E' infatti vietata l'installazione di caldaie tradizionali che scaricano i prodotti della combustione a parete, appartenenti alle classi di emissione più basse (1, 2 o 3). Di conseguenza, per evitare di intraprendere impegnativi lavori in muratura, conviene scegliere una caldaia appartenente alle classi di emissione più elevate (4 o 5).

Una proposta per ridurre le emissioni nocive, evitando onerosi lavori all'impianto, arriva da Italtherm, azienda emiliana impegnata nel settore delle energie rinnovabili e del riscaldamento domestico sostenibile.
Italtherm ha messo a punto CITY Plus 25 F NOx, caldaia murale a gas tradizionale a basse emissioni inquinanti.

Grazie all’avanzato sistema di controllo della miscela di combustione, la caldaia consente di ottenere bassi valori di sostanze inquinanti nei prodotti della combustione. La caldaia, infatti, rispetta i requisiti richiesti dalla legislazione vigente sugli scarichi dei fumi a parete grazie alle basse emissioni di NOx che la contraddistinguono. Questi valori di emissione rientrano nei limiti richiesti dalle norme vigenti, classificandola così come “a basse emissioni inquinanti” (Classe 4 secondo UNI EN 483).

“Con questo nuova caldaia vogliamo indicare una direzione: muoverci verso un riscaldamento sempre più pulito e efficiente. E anche verso un riscaldamento più economico per le famiglie. Risparmio energetico, infatti, vuol dire anche risparmio in bolletta” sottolinea il direttore commerciale di Italtherm, Pietro Giannotta.

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