"Un progetto del tutto inutile, assurdo e devastante, si vuole rendere più veloce un'autostrada invece di programmare il raddoppio dei binari della lentissima ferrovia Roma-Pescara"

Oggi si impiegano 2 ore e mezza per compiere il tragitto da Roma a Pescara in automobile, con il treno il viaggio dura più di 4 ore.

Agli onori delle cronache da inizio anno, c'è il progetto depositato al Ministero dell'Economia da parte del concessionario della A25, con il quale si vorrebbero realizzare 40 km di nuove gallerie sul tracciato autostradale tra Roma e Pescara, grazie 7 nuovi tunnel che porterebbero ad un taglio di 30 km sul percorso complessivo.

La trasformazione partirebbe nel tratto laziale, all'altezza di Roviano, con una galleria che accorcerebbe di 3 km il tracciato esistente; poi 3 tunnel sarebbero previsti nel tratto Carsoli-Torano che che accorcerebbero di 3 km e mezzo l'autostrada. 3 gallerie infine sarebbero previste nel tratto da Cerchio (AQ) fino a Bussi-Popoli con il taglio delle uscite di Pescina, Pratola Peligna e Sulmona, e una differenza di 17 km e mezzo in meno rispetto al percorso attuale.

"Siamo completamente contrari ad un progetto che se fosse realizzato sarebbe del tutto inutile per le persone e completamente devastante per i territori – dichiarano Giuseppe Di Marco e Roberto Scacchi, presidenti di Legambiente Abruzzo e Lazio – Pensare oggi di poter migliorare la qualità della vita delle persone mandando un'autostrada un po' più dritta è veramente assurdo, inoltre un'idea come questa sarebbe devastante per ecosistemi importanti come quelli dei parchi e delle riserve che attraverserebbero. Tutto ciò è reso ancora più assurdo dal passaggio parallelo all'autostrada di una ferrovia rimasta all'800 nel suo percorso".

Le gallerie previste attraverserebbero in Abruzzo il Parco Regionale del Velino-Sirente e nel Lazio il corridoio ecologico che connette il Parco Regionale dei Lucretili e dei Simbruini.
Parallelamente alla A25, viaggia intanto la Ferrovia Roma-Pescara, un tracciato storico, inaugurato nel 1888, il cui percorso è rimasto completamente identico a quello del diciottesimo secolo, senza alcun miglioramento. Se in macchina passando dall'autostrada si impiegano circa 2 ore e mezza da Roma a Pescara, per effettuare il tragitto di 240 km, in treno da Roma Tiburtina a Pescara Centrale, ci vogliono almeno 4 ore con i treni più veloci del tracciato, con una media inferiore ai 60 km/h.

"Scegliere di puntare al miglioramento di un tracciato autostradale invece che di una ferrovia vetusta e lentissima come la Roma Pescara è quanto di più inutile si possa immaginare – commenta Edoardo Zanchini vicepresidente nazionale di Legambiente – ed è per questo che chiediamo con fermezza al Ministero di chiudere immediatamente questa assurda storia, cestinando definitivamente il progetto. Basta grandi opere su tracciati autostradali, sui percorsi interregionali c'è bisogno invece di rilanciare il protagonismo dei tracciati ferroviari, soprattutto quelli come la Roma-Pescara, tagliati fuori dai TAV e il cui percorso è rimasto completamente identico dall'800 ad oggi senza alcun miglioramento del servizio".

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