Ultime news - UnoNotizie.it - Una delegazione di rappresentanti di Amministrazioni israeliane guidata da Bezalel Traiber, Capo della protezione civile israeliana (NEMA - National Emergency Management Authority), fa visita oggi e domani ai luoghi colpiti dal terremoto con l’obiettivo di conoscere meglio il funzionamento del sistema di protezione civile italiano e approfondire la gestione dell’emergenza. La visita avviene a seguito di un incontro che si è tenuto ieri a Roma tra il Capo Dipartimento della protezione civile Fabrizio Curcio e il nuovo Ambasciatore d’Israele a Roma S.E. Ofer Sachs.
Il gruppo di esperti si è recato in mattinata alla Dicomac, il centro di coordinamento dell’emergenza. Qui, il Capo Dipartimento ha spiegato loro come si è attivato il Servizio nazionale a seguito della scossa di terremoto del 24 agosto scorso, quali sono le principali attività oggi in corso e come sono ripartite responsabilità e competenze tra i diversi livelli istituzionali, argomento di particolare interesse per la delegazione. Poi, rappresentanti di alcune delle Funzioni attivate in Dicomac hanno approfondito alcuni temi come il modello organizzativo di questa emergenza, la risposta sanitaria, le verifiche tecniche e scientifiche, l’attività di verifica di agibilità degli edifici e le attività sui beni culturali. Nel pomeriggio di oggi è in programma una visita ad Amatrice e al centro di coordinamento locale e domani la delegazione vedrà Arquata.
La missione rientra in un rapporto di collaborazione, nel campo della protezione civile, che lega Italia e Israele da tempo e che ha portato nel 2013 alla sottoscrizione di un Memorandum of Understanding. Successivamente l’intesa tra i due Paesi è continuata grazie alla partecipazione a iniziative comuni, come il progetto Promedhe - Protecting Mediterranean cultural heritage during disasters di cui il Dipartimento è leader e che coinvolge anche Giordania, Palestina, Israele e Cipro. A questo proposito il 27 settembre anche un team di esperti di Promedhe aveva fatto visita alla Dicomac e ad alcune delle località maggiormente colpite dal sisma per approfondire le attività sul patrimonio culturale.
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