Ultime news - Unonotizie.it - L'Aula del Senato della Repubblica ospita la celebrazione del "Giorno della memoria" istituito con la legge n. 56 del 2007 "al fine di ricordare tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice". La cerimonia avrà inizio alle 10.55 con l'esecuzione dell'Inno nazionale da parte degli studenti del Liceo Scientifico "Farnesina" di Roma.


L'introduzione e la conduzione sono affidati al direttore del quotidiano "la Repubblica" Mario Calabresi, figlio del commissario Luigi Calabresi assassinato il 17 maggio 1972. Porteranno la loro testimonianza il padre di Walter Rossi, Francesco Rossi, la vedova di Claudio Graziosi, Silvana Perrone Graziosi, il figlio di Carlo Casalegno, Andrea Casalegno. Uno studente leggerà un testo del giornalista Cesare Martinetti in memoria dell'avvocato Fulvio Croce. Il programma prevede quindi l'intervento di una studentessa dell'Istituto Professionale Statale "J.B. Beccari" di Torino. Prenderà quindi la parola il Presidente del Senato, Pietro Grasso.

La cerimonia si concluderà con la premiazione delle 3 scuole vincitrici del concorso "Tracce di memoria", bandito dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, in collaborazione con la "Rete degli archivi per non dimenticare" e con la Direzione generale per gli archivi. Sarà il Presidente del Senato a consegnare le targhe ai rappresentanti delle scuole vincitrici, con il Sottosegretario all'Istruzione Vito De Filippo.

Il Presidente Mattarella ha dichiarato in occasione dell'anniversario della morte di Aldo Moro: "Il nostro Paese è stato insanguinato da troppi episodi di terrorismo. Ha pagato un prezzo molto alto all'intolleranza, all'estremismo, alla violenza criminale e a quella di matrice politica. Hanno pagato servitori dello Stato, personalità impegnate a migliorare il Paese, intellettuali di grande sensibilità sociale, giovani e meno giovani che si sono trovati ad affrontare a viso aperto la ferocia dei terroristi. Il 9 maggio è il giorno in cui ricorre l'anniversario dell'assassinio di Aldo Moro per mano brigatista, e di Peppino Impastato, ucciso invece dalla mafia. L'Italia, oggi, vuole accomunare queste testimonianze - e questi martirii - nella convinzione che possano accrescere l'impegno e la responsabilità per rafforzare la casa comune. L'azione delle istituzioni deve proseguire anche nella ricerca di quelle verità che ancora non abbiamo raggiunto in vicende tragiche e importanti per la nostra storia nazionale.

Il terrorismo oggi si manifesta in forme nuove, non per questo meno pericolose. La lotta ai terroristi è divenuta uno dei banchi di prova decisivi per l'Europa. Come in altre stagioni, dobbiamo saper rispondere con fermezza e unità, senza rinunciare mai a quei principi di civiltà che sono iscritti nella nostra Costituzione. Abbiamo combattuto il terrorismo con fermezza e senza cedere a chi voleva snaturare la nostra convivenza e altrettanto siamo chiamati a fare ora, esprimendo la forza che viene dai nostri valori di umanità e di solidarietà».

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